423 interventi conclusi con 28 denunce. Questi i numeri, riferiti al 2014, nell'ambito delle verifiche effettuate in Abruzzo dalla Guardia di Finanza relativamente al controllo della spesa pubblica e del contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione.
In particolare i contributi indebitamente percepiti/richiesti ammontano a 3 milioni e 214 mila euro, i contributi sottoposti a controllo poco piu' di 6 milioni, i sequestri, invece, hanno avuto un equivalente di 2.522.000 euro.
Sono stati 68, poi, gli interventi eseguiti nell'ambito di indagini su frodi nella richiesta/percezione di incentivi nazionale; le persone denunciate 65. In questo contesto i sequestri sono stati pari a 4 milioni di euro, i contributi indebitamente percepiti/richiesti e scoperti dalle Fiamme Gialle poco meno di 4 milioni mentre il valore dei contributi controllati ha superato i 17 milioni di euro.
L'azione dei finanzieri dei Reparti abruzzesi nel segmento della "spesa pubblica", coerentemente con gli obiettivi fissati dall'Autorita' di Governo con i processi di "spending rewiew", e' stata quindi finalizzata a evitare che le risorse pubbliche venissero percepite in maniera truffaldina da soggetti non aventi diritto, sulla scorta di una falsa rappresentazione delle condizioni richieste, a danno delle politiche di sostegno alle imprese e alle famiglie, maggiormente colpite dal protrarsi della grave crisi economica e dalla recessione internazionale.
I Reparti - si evidenzia nella relazione annuale - hanno costantemente controllato che i soggetti percipienti gli incentivi per attivita' produttive fossero effettivamente in possesso dei requisiti previsti per l'assegnazione delle somme pubbliche, con contestuale verifica della genuinita' della documentazione a sostegno degli stessi. Inoltre, hanno vigilato sull'efficiente e corretta gestione della Spesa Sanitaria, anche appurando la veridicita' dei documenti giustificativi delle spese mediche e contrastando ogni forma di spreco, inefficienza, abuso e distrazione di somme per interessi privati.
Marcata anche l'azione a tutela dei cittadini veramente bisognevoli di tutela sociale, svolta mediante l'approfondimento delle reali condizioni di reddito dei richiedenti l'accesso alle cosiddette "prestazioni sociali agevolate", rispetto a quanto da essi esposto nelle apposite autocertificazioni. L'operato delle Fiamme Gialle ha consentito da un lato il recupero delle risorse gia' percepite mediante l'adozione di adeguate misure di aggressione patrimoniali, ove possibile, e dall'altro di assicurare l'immediata cessazione di indebite erogazioni, cosi' determinando risparmi per il futuro, a vantaggio di coloro che hanno effettivo titolo a percepirle.
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