martedì 27 dicembre 2011
Umbria Jazz Winter a Orvieto con Paolo Fresu, Danilo Rea e Gianluca Petrella
La diciannovesima edizione di ‘Umbria Jazz Winter’ si terrà a Orvieto dal 28 dicembre al 1° gennaio. Il filo rosso sarà la contaminazione tra i grandi nomi del latin jazz come Michel Camilo, Gonzalo Rubalcaba e Chano Dominguez con alcuni tra i migliori esponenti del jazz nostrano quali Paolo Fresu, Danilo Rea (foto) e Gianluca Petrella. Il programma si muoverà tra collaborazioni inedite e progetti musicalmente innovativi. Location d’eccezione anche quest’anno il Duomo, progettato da Lorenzo Maitani e realizzato tra il ’300 e il ’500, che farà da cornice nel pomeriggio di Capodanno alla Messa della Pace, impreziosita dalla presenza della musica gospel. I concerti serali si svolgeranno al teatro Mancinelli, al Palazzo del Popolo, al Palazzo dei Sette e a Palazzo Soliano, ma anche nella Sala del Carmine e nel Ristorante San Francesco. Info: 0763/340493, info@umbriajazzwinter.it.
sabato 12 novembre 2011
High Five Quintet, a “Lamezia Jazz” brillano le stelle del jazz italiano
C’è attesa per il prossimo appuntamento di questa IX edizione di “Lamezia Jazz”, un concerto importante perché rappresenta come questa musica ancora oggi è capace di rinnovarsi anche in Italia nelle giovani generazioni di musicisti. Sabato 19 Novembre alle ore 21, presso il Teatro Umberto di Lamezia Terme, saranno di scena gli Hight Five with Fabrizio Bosso. Il jazz è una rete misteriosa di voci e di suoni, di ritmi e di armonie, di speranze e di paure; una musica che ha tanto ispirato generazioni di artisti contemporanei, approda ancora una volta nella nostra città con questa formazione straordinaria. Gli Hight Five (Daniele Scannapieco – Tenor sax; Fabrizio Bosso – Trumpet; Luca Manuntza – pianoforte; Tommaso Scannapieco – bass; Lorenzo Tucci – drums) rappresentano una delle realtà più compatte e ben riuscite dell’attuale panorama jazzistico italiano. Nella stagione d’oro del nuovo jazz più aperto e contaminato gli Hight Five sono inoltre artefici del successo inaspettato del crooner Mario Biondi, partecipando attivamente agli arrangiamenti dei suoi brani e come formazione in tante sue tournèe. Lucida e paritaria l'interazione tra i cinque, grazie all'assoluto pieno possesso e la profonda conoscenza della tecnica, con la quale volutamente sfuggono con maestria ad ogni stereotipo in cui sempre più frequentemente riesce a cacciarsi la nostra musica. L'impronta che distingue il quintetto è la complessità della scrittura, avvicendando percorsi dalle strutture complesse ed articolate, a momenti di rapido assimilo, sonorità dilatate marcatamente cangianti che spesso conferiscono al suono un'atmosfera sospesa e suggestiva, senza mai cadere nel banale o nel ripetitivo. Una formazione strepitosa, di stupefacente resa musicale, con il virtuosismo a braccetto con l’intensità emotiva delle note; suoni, ora distillati nella loro pregnanza più profonda, ora intrecciati in vortici passionali e travolgenti. Un afflato comune che raggiunge vette altissime di espressività e concretezza musicale.
lunedì 7 novembre 2011
Claudio Filippini presenta “The Enchanted Garden” a Pescara
Claudio Filippini presenterà il suo ultimo lavoro “The Enchanted Garden”, edito dalla prestigiosa Cam Jazz, martedi 8 novembre alle ore 18:30 a Pescara, presso Going Music Workshop. Introduce Stefano Zenni. 'The Enchanted Garden' conferma il talento di Filippini che in molti avevano già notato da tempo; prima fra tutti, la CamJazz, che ha puntato sul giovane pianista pescarese licenziando questo lavoro a settembre 2011. Claudio Filippini, classe 1982 e già diversi dischi alle spalle, custodiva nel cassetto il desiderio di realizzare questo progetto con il trio di sempre. Un sodalizio, nato sette anni fa in un jazz club durante un concerto improvvisato, che porta la firma anche del contrabbassista Luca Bulgarelli e del batterista Marcello Di Leonardo. In questo disco si respira tutta la libertà creativa di Filippini, quella libertà non vincolata da compromessi dettati dal mercato, ma che dimostra quella volontà ineluttabile di manifestare il proprio sentire e la propria musica. Tutto questo Filippini lo fa aprendo i confini della sua arte, mostrandoci il suo “giardino incantato”. La meraviglia di un ascolto, un linguaggio moderno e personale al midollo; 'The Enchanted Garden', questo il titolo del disco, è un piccolo gioiello. Intrigante negli sconfinamenti dal sapore rock, ammaliante nelle ballad e nei mid tempo, Filippini, a dispetto dell’età, è un musicista maturo, intelligente e capace. Un artista che sa dare, attraverso la scrittura, una profondità unica a una tecnica pianistica solida e sopraffina. Un linguaggio jazzistico che farà parlare molto di sé, ben oltre i confini nazionali.
venerdì 4 novembre 2011
"Tua", terzo album per Simona Molinari con Peter Cincotti
Anticipato dai singoli “Forse” e “In cerca di te”, è ora disponibile nei negozi tradizionali, su iTunes e negli altri digital store “Tua”, nuovo album di Simona Molinari con la partecipazione (in alcuni brani) del pianista, compositore e cantautore americano Peter Cincotti. “Tua” è già alla decima posizione nella classifica iTunes degli album più venduti. Prodotto da Carlo Avarello, il cd è il terzo della vocalist aquilana. «Questo disco, rispetto ai precedenti, è un po’ più sanguigno - racconta Simona Molinari - meno attento a scelte stilistiche e musicali precise. E' la pura espressione di quello che sono e che mi appartiene. In questo disco ho deciso di aprirmi un po’ di più, di raccontare qualcosa in più di me. Tua è riferito all'Amore, all'Italia, alla Libertà, alla Musica, ma anche e soprattutto alla Gente che mi ascolta». Il 10 novembre la Molinari sarà alla Feltrinelli di Napoli dalle 18. Dal 27 dicembre all'8 gennaio, sarà impegnata in un nuovo tour in Asia con concerti a Hong Kong, Macao e Shanghai.
giovedì 11 agosto 2011
"UN INCONTRO DI JAZZ": GINO PAOLI IN CONCERTO A INTRODACQUA PER MUNTAGNINJAZZ
Si profila davvero come un appuntamento speciale quello di questa sera in piazza Susi, a Introdacqua, per la rassegna "Muntagninjazz": alle ore 21.30, infatti, salirà sul palco Gino Paoli. Autore di alcune tra le più belle pagine della musica italiana di questo secolo, tra le quali 'Senza Fine' e 'Sapore di sale', l'artista si presenta con un progetto di grande richiamo, “Un incontro di jazz”, insieme a quattro tra i più importanti musicisti del jazz italiano: Enrico Rava, Danilo Rea, Rosario Bonaccorso e Roberto Gatto. Paoli proporrà per l'occasione una rilettura in chiave jazzistica dei suoi grandi successi. Con questo progetto, che sta portando in giro per il Belpaese già da alcuni anni, Gino Paoli si conferma un autentico protagonista della scena musicale italiana, sempre capace di rinnovarsi, pur mantenendo le forme e i contenuti cantautoriali che da sempre lo contraddistinguono, coaudiuvato dall'eleganza di Enrico Rava, dalla liricità di Danilo Rea, dalla precisione di Rosario Bonaccorso e dall'esuberanza ritmica di Roberto Gatto. In scaletta - come detto - tanti successi di Gino Paoli, riletti in chiave jazzata, come "Il cielo in una stanza", "Senza fine", "La gatta", "Che cosa c’è" e "Sapore di sale", ma anche classici come "La ragazza di Ipanema" e "My funny Valentine". Questa la line up che accompagnerà Paoli (voce): Roberto Gatto (batteria), Enrico Rava (tromba), Rosario Bonaccorso (contrabbasso) e Danilo Rea (pianoforte).
sabato 6 agosto 2011
Max Ionata - "Dieci"
Ne ha fatta di strada Max Ionata da quando con il suo sax animava le serate del “Kabala”, storico locale di Pescara dedicato alla musica live. Oggi questo straordinario strumentista torna con “Dieci”, realizzato insieme al suo fedelissimo quartet. Non ci sono dubbi: Luca Mannutza al pianoforte, Nicola Muresu al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria sono ottimi compagni di viaggio per Max, anche se la “perla” è rappresentata in questo caso dalla presenza di Fabrizio Bosso, uno che nel jazz non si risparmia mai e che non disdegna le collaborazioni, purché siano con artisti di peso. Il noto trombettista può essere considerato in assoluto il valore aggiunto di questo cd: i suoi duetti con Ionata sono semplicemente deliziosi. Dopo aver riscosso grande successo all’estero (in particolar modo in Giappone), Max Ionata è tornato nel Belpaese per incidere il suo nuovo lavoro: lo ha fatto servendosi della prestigiosa etichetta Via Veneto Jazz e di uno studio di registrazione, il Riff Raff Jazz, che più italiano non si può, visto che si trova a Trevignano Romano, non molto distante dalla Capitale, dove ormai il talento abruzzese vive da anni. I pezzi in scaletta alternano composizioni del solo Ionata (le migliori del disco, a nostro parere) quali “La talpa” e “Lode 4 Joe” a brani scritti dagli altri componenti dell’ensemble. Pregevole, in tal senso, è “Coltrane meet Evans”, firmata da Mannutza. Solo Angelucci si limita all’esecuzione senza contribuire alla scrittura, e il suo drumming si mostra preciso e delicato al tempo stesso, in linea con l’atmosfera di tutto l’album, perennemente sospesa tra un virtuosismo mai invasivo e un romanticismo di fondo sempre funzionale al mood generale. Da non perdere, poi, è la splendida “Who can I turn to”, opera del genio di Leslie Bricusse ed Anthony Newley, che la formazione rilegge magistralmente. Chissà, forse anche il fatto che Max Ionata abbia iniziato a suonare relativamente tardi ha influito su una presa di coscienza artistica che qui si esprime principalmente attraverso due direttive: un’evidente maturità sonora e un’adorabile tendenza swingante. Elementi che non possono non risultare accattivanti alle orecchie degli ascoltatori più attenti. È così che “Dieci” arriva a meritarsi la palma di piccolo gioiello jazz, da gustare a più riprese, come quando si sorseggia un buon bicchiere di vino rosso.
venerdì 29 luglio 2011
Lorenzo Tucci ad "Atessa in Jazz"
Affermato batterista di Mario Biondi e Fabrizio Bosso, Lorenzo Tucci sarà ospite domani sera di "Atessa in Jazz" dove si esibirà in trio per presentare il suo ultimo successo discografico "Tranety", un omaggio a John Coltrane. Con lui sul palco due fedeli compagni di viaggio: Luca Bulgarelli al contrabbasso e Claudio Filippini al pianoforte. Proseliti e imitatori di John Coltrane, tra i più importanti innovatori del jazz degli anni '60, ce ne sono a volontà. Raramente però qualcuno è stato in grado di assorbire la lezione del sassofonista e riproporla in maniera così personale come invece si percepisce dall’ascolto di “Tranety”, progetto nuovo di pacca che dimostra ancora una volta l’urgenza di Lorenzo Tucci. Il batterista atessano continua la sua ricerca sulla possibilità espressiva offerta da un trio, anche se questa volta è di tipo standard, riunendo attorno a sé due personalità forti e di spicco nel panorama italiano: Claudio Filippini e Luca Bulgarelli. I due hanno telepatia e mestiere a sufficienza e anche più per garantirgli climi e colori perpetuamente cangianti. Inoltre il trio, una fabbrica di lucido sentimento, si muove sui principi dell’interazione totale; i ruoli sono paritetici e ciò ispira fortemente la poetica del leader. Ancora una volta, come era stato per “DruMonk”, Tucci sente il dovere di rendere omaggio alla storia e a molti di quei protagonisti dell’epoca d’oro del jazz: questa volta il pensiero va diretto a John Coltrane. Del suo repertorio – quasi a volerne ribadire importanza del compositore e del pensatore e non solo dell’esecutore – il trio ripesca qua e là da quel multi sfaccettato mondo, riuscendo persino disegnare le rotte di tre brani originali che ben si incastrano col restante repertorio: Hope e Solstice di Tucci; la struggente Ivre a Paris, di Filippini. Il suono della batteria sembra fatto di una sostanza apollinea, specie laddove i melodismi triturati di Filippini si incontrano con le serrate pelli di Tucci, e il pianoforte dimostra la propria eccellenza come solista attraverso una tecnica vorticosa quanto disinvolta, con il contrabbasso elegantissimo nei gesti e nelle movenze.
martedì 10 maggio 2011
Michele Francesconi & Massimiliano Coclite - "Twice"
Michele Francesconi e Massimiliano Coclite sono tra i più interessanti musicisti emergenti al giorno d'oggi nella scena del jazz italiano. Il primo, pianista raffinato, con dalla sua una vulcanicità e una freschezza artistica non indifferente, una forte identità estetica che partendo dalla profonda conoscenza della tradizione si sviluppa con idee di arrangiamento che lo qualificano come una delle più interessanti realtà dell´ultimo periodo. Il secondo, dal canto suo, è una delle più belle voci maschili in assoluto che siano apparse sulla scena nostrana, dotato di una forte intensità espressiva. La ritmica, composta da Paolo Ghetti (contrabbasso) e Alessandro Paternesi (batteria), supporta il lavoro con tecnica, interplay, freschezza e modernità. Il loro incontro musicale da vita a "Twice": un disco toccante, in grado di smuovere a dolci emozioni, caratterizzato da arrangiamenti finissimi e di spiccata originalità. Un suono morbido e diretto, piacevole e, al contempo, ricco di idee avvincenti e mai scontate. Il repertorio spazia da una selezione di brani di Rodgers e Hart ad "Arrivederci" di Umberto Bindi, da una commovente versione di "Here, there and everywhere" della premiata ditta Lennon & McCartney a "Eu sei que vou te amar" di Antonio Carlos Jobim, passando per "Funny man" di Bill Evans e "Smile" di Charlie Chaplin. "Quando ho incontrato Michele Francesconi sono rimasto colpito dalla sua competenza e dalla voglia di cercare, di scoprire", scrive Danilo Rea nelle note di copertina di 'Twice'. "Abbiamo parlato di musica e del suo interesse per un jazz rivolto alle canzoni, alle melodie: ci siamo chiesti come interpretarle mantenendo gusto, coerenza e vigore. Questo lavoro, in compagnia di grandi talenti musicali, è la sua risposta a quelle domande ed è pieno di impegno e di passione".
mercoledì 4 maggio 2011
Città Sant'Angelo, il 7 maggio tributo a De Andrè con Danilo Rea
Città Sant'Angelo diventa per un giorno la capitale delle Cittaslow, la rete internazionale delle città del buon vivere. Il 7 maggio si conclude nel comune angolano la 13a edizione di "Cittaslow in festival", con una serata al Ristorante il Melograno a Marina di Città Sant'Angelo: in programma il concerto di Danilo Rea, piano solo Tributo a Fabrizio De Andrè, e una cena dedicata alla cucina umbra. Un concerto per rileggere canzoni molto amate dal pubblico, oltre le generazioni, i gusti, le mode. Ospiti speciali i prodotti e le tipicità di Orvieto e Todi. Dall'Umbria arriverà una delegazione di oltre 40 persone, ma la serata è aperta a tutti: per le prenotazioni e informazioni, entro giovedì 6 maggio alle ore 14, si possono chiamare i numeri 085.95321 (Il Melograno) o 085.9696252-225 (Comune di Città Sant'Angelo). Alle ore 20 il benvenuto di amicizia agli ospiti con la Corale "Melodie d'Abruzzo", diretta dal M° Maria Teresa Giammarino. La cena inizierà alle 20.30, il concerto di Rea alle 22,30. Chef della serata, Francesco Abbatepaolo. E' la prima volta che "Cittaslow in festival" arriva in Abruzzo: per l'occasione sono stati invitati i sindaci delle altre cinque Cittaslow abruzzesi, e assieme al sindaco di Baschi Anacleto Bernardini, di Todi Antonino Ruggiano e di Orvieto Antonio Concina prenderanno parte durante la mattinata a una visita guidata alle bellezze nel centro storico angolano. Costo a persona cena e concerto: 40 euro. Per i soci Slow Food e Soci Fisar il prezzo è di 35 euro.
sabato 2 aprile 2011
Lucio Turco Trio feat. Riccardo Biseo e Giorgio Rosciglione a Sabato in Concerto Jazz
Oggi alle 18 la rassegna "Sabato in Concerto Jazz" propone alla Maison Des Arts (presso Fondazione Pescarabruzzo) l’esibizione del Lucio Turco Trio, formato da Lucio Turco (foto) alla batteria, Giorgio Rosciglione al contrabbasso e Riccardo Biseo al pianoforte. L’ingresso al concerto è libero. Lucio Turco sceglie come compagni di avventura due musicisti di grande valore come Riccardo Biseo e Giorgio Rosciglione. E il loro trio diventa un concentrato di personalità jazzistica e versatile approccio musicale: Turco, Biseo e Rosciglione nella loro carriera hanno unito la conoscenza della tradizione del jazz e hanno suonato sui palchi più prestigiosi, collaborando con i jazzisti più importanti del panorama internazionale, Il repertorio scelto dal trio unisce gli standard più celebri - a partire da Charlie Parker e Tadd Dameron per arrivare a Miles Davis e a John Coltrane - alle rivisitazioni in jazz delle canzoni brasiliane e, infine, ai brani originali composti dai tre musicisti. Turco, Rosciglione e Biseo sono tre musicisti di grande esperienza: hanno preso parte alle formazioni più rilevanti nella storia della scena capitolina e hanno offerto il proprio supporto ritmico sempre efficace a tutti i musicisti internazionali di passaggio a Roma, entrando a far parte del novero dei musicisti più richiesti nella Capitale. Sabato in Concerto Jazz si concluderà con il prossimo appuntamento in programma sabato 16 aprile con il concerto Atmosphere di Maria Gabriella Castiglione.
venerdì 1 aprile 2011
“Tranety”, l'omaggio di Lorenzo Tucci a John Coltrane
Proseliti e imitatori di John Coltrane, tra i più importanti innovatori del jazz degli anni sessanta, ce ne sono a volontà. Raramente però qualcuno è stato in grado di assorbire la lezione del sassofonista e riproporla in maniera così personale come invece si percepisce dall’ascolto di “Tranety”, progetto nuovo di zecca che dimostra ancora una volta l’urgenza di Lorenzo Tucci. Il batterista atessano continua la sua ricerca sulla possibilità espressiva offerta da un trio, anche se questa volta è di tipo standard, riunendo attorno a sé due personalità forti e di spicco nel panorama italiano: Claudio Filippini al pianoforte e Luca Bulgarelli al contrabbasso. I due hanno telepatia e mestiere a sufficienza e anche più per garantirgli climi e colori perpetuamente cangianti. Inoltre il trio, una fabbrica di lucido sentimento, si muove sui principi dell’interazione totale; i ruoli sono paritetici e ciò ispira fortemente la poetica del leader. Ancora una volta, come era stato per “DruMonk”, Tucci sente il dovere di rendere omaggio alla storia e a molti di quei protagonisti dell’epoca d’oro del jazz: questa volta il pensiero va diretto a John Coltrane. Del suo repertorio – quasi a volerne ribadire importanza del compositore e del pensatore e non solo dell’esecutore – il trio ripesca qua e là da quel multi sfaccettato mondo, riuscendo persino disegnare le rotte di tre brani originali che ben si incastrano con il restante repertorio: "Hope" e "Solstice" di Tucci, la struggente "Ivre a Paris" di Filippini. Il suono della batteria sembra fatto di una sostanza apollinea, specie laddove i melodismi triturati di Filippini si incontrano con le serrate pelli di Tucci, e il pianoforte dimostra la propria eccellenza come solista attraverso una tecnica vorticosa quanto disinvolta, con il contrabbasso elegantissimo nei gesti e nelle movenze.
TRACKLIST
Moment's notice (Coltrane)
Afro blue (Coltrane)
Hope (Tucci)
Equinox (Coltrane)
Solstice (Tucci)
Wise one (Coltrane)
Ivre a Paris 3.30 (Filippini)
Lonnie's lament (Coltrane)
Cousin Mary (Coltrane)
After the rain (Coltrane)
TRACKLIST
Moment's notice (Coltrane)
Afro blue (Coltrane)
Hope (Tucci)
Equinox (Coltrane)
Solstice (Tucci)
Wise one (Coltrane)
Ivre a Paris 3.30 (Filippini)
Lonnie's lament (Coltrane)
Cousin Mary (Coltrane)
After the rain (Coltrane)
venerdì 11 marzo 2011
"Donne in Jazz": Nick the Nightfly feat. Amalia Grè a Chieti
Per Donne In Jazz 2011, in esclusiva, il nuovo progetto musicale del crooner Nick The Nightfly che ospiterà per la prima volta, con il suo tradizionale quartetto, Amalia Grè. L'esibizione, che avrà luogo al teatro Marrucino di Chieti domani alle 21, proporrà una varietà di stili musicali, tra jazz, soul e pop per un raffinato concerto intenzionato a rinnovare la musica proposta nel tempo dallo storico conduttore di Montecarlo Nights rendendola più ricercata e personale. Al concerto prenderanno parte alcuni tra i più bravi solisti italiani di musica jazz: alla batteria Amedeo Ariano, da vari anni presente sulla scena romana e considerato dal pubblico e dalla critica uno tra i migliori batteristi italiani di jazz, al contrabbasso Francesco Puglisi, sideman tra i più richiesti, al pianoforte il talentuoso Julian Oliver Mazzariello, e ai sassofoni Jerry Popolo. "Nice One", titolo del progetto live ma anche del disco uscito di recente e distribuito da Edel, mette in evidenza la voce e la vera anima di Nick the Nightfly, regalando momenti d´intensa e profonda intimità che esaltano nel migliore dei modi il suo essere "musicista". L´incontro con Amalia Gré, artista polivalente nell´ambito di molteplici discipline, renderà la serata unica e ricca di magie sonore di grande impatto emotivo. Amalia Gré è nata a Ostuni (Brindisi) nel 1965. Dopo essersi diplomata in Belle Arti a Perugia decide di intraprendere la carriera di cantante. Si trasferisce a Roma. Nel 1990 Betty Carter, di passaggio in Italia, le dà un grande incoraggiamento; per questo Amalia decide di andare a vivere negli Stati Uniti insieme al suo bassista. A New York continua a studiare e a esibirsi nei club; la guida di Betty Carter prosegue fino alla sua scomparsa. Rientra in Italia e nel 2001 arriva in finale al Festival di Recanati. Nel novembre 2003 pubblica il primo album, che ha per titolo il suo nome, con la Emi. Lanciato dal brano "Io cammino di notte da sola", il disco vende oltre 40.000 copie. A inizio 2006 esce "Per te", mentre nel 2007 Amalia è al Festival di Sanremo con "Amami per sempre", cui segue la ripubblicazione dell'ultimo disco con alcuni nuovi brani.
venerdì 7 gennaio 2011
Claudio Filippini Piano Solo a "Sabato in Concerto Jazz"
Sabato 8 gennaio alle ore 18, presso la Maison des Arts di Pescara (c/o Fondazione Pescarabruzzo, corso Umberto I 83), la rassegna "Sabato in Concerto Jazz" propone il concerto in piano solo di Claudio Filippini. L’ingresso al concerto è libero. Filippini si misura con il piano solo e affronta standard, improvvisazione, brani originali alternando toni e atmosfere. Il pianista propone i brani contenuti in "Tintura Madre", il suo primo lavoro in piano solo, e trae dai tasti del pianoforte lirismo e spigolosità, eleganza formale e voglia di raccontare in musica. Musicista ormai affermato sulla scena nazionale, Claudio Filippini mostra nel piano solo una solida visione espressiva: il suo stile maturo e la sua tecnica lo hanno portato ad essere presente in modo stabile nelle formazioni di alcuni dei più importanti jazzisti italiani, come nel Giovanni Tommaso Apogeo e nel quartetto Songs from the Underground di Maria Pia De Vito. Tra le prove discografiche a suo nome, oltre a "Tintura Madre", ricordiamo "Love is the thing", registrato in trio con Massimo Manzi e Massimo Moriconi, "Us", realizzato in duo con Daniele Mencarelli, e "Space Trip", dove ha avuto come compagni di avventura musicsti quali Marcello Di Leonardo, Luca Bulgarelli e Francesco Bearzatti.
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