mercoledì 26 agosto 2015

"Canzoni": gli Stadio a Scurcola Marsicana sabato 29 agosto

Sbarca a Scurcola Marsicana il tour estivo degli Stadio, "Canzoni". Appuntamento sabato 29 agosto alle ore 22 in Piazza della Venere. Ingresso libero.

La band bolognese intratterrà il pubblico con i suoi più grandi successi, riproponendo tutte le chicche del suo ampio repertorio: da “Acqua e Sapone” a “Chiedi chi erano i Beatles”, passando per una carriera lunga ben tre decenni.

Spazio anche alla produzione discografica più recente: “Il live è una delle nostre caratteristiche”, dice il cantante Gaetano Curreri. Quelle degli Stadio sono autentiche poesie: come non menzionare, ad esempio, la commovente “Gaetano e Giacinto”, scritta per ricordare i grandi calciatori Scirea e Facchetti?

“In una società caratterizzata dal vojeurismo maniacale, dall'eccesso di protagonismo, non parliamo più tanto - aggiunge Curreri - Sembra che non abbiamo più tempo per raccontarci davvero, per curare i pensieri. Oggi la comunicazione è digitale, è sintetica, è frammentata, tra sms ed e-mail, ma cosa ne rimane dentro di noi? Il nostro concerto è musica e immagini, e il “filo” sarà proprio questo tempo di troppa comunicazione che non lascia traccia, di cui non si ha memoria. 'Generazione di fenomeni' ha un titolo che negli anni è diventato uno slogan usato molto dai media, e noi la scrivemmo tanti anni fa quasi come una premonizione. Oggi abbiamo bisogno di parlarci, di raccontarci, e noi lo facciamo da sempre attraverso le nostre canzoni, storie di vita e di amore. Storie dei miti dei nostri anni. Storie che uniscono idealmente”. 

E, parlando di mass-media, Curreri non ha dubbi: "La radio è più importante della tv. Ne siamo convinti tutti noi". La comunicazione e la radio sono due temi cari agli Stadio fin dai tempi di una loro grande hit, "Canzoni alla radio", quando la radio rappresentava un alveo di emozioni e fantasie.

Tutto ancora attuale: "Torniamo a parlare di comunicazione e lo facciamo consapevoli dell'urgenza di ritrovarci nei rapporti personali, di ricominciare a parlare, ma non davanti ad un pc o sulla tastiera di un telefonino!", ribadisce Curreri. "A noi piace andare controcorrente, non c'è niente da fare - racconta ancora Gaetano - Sentiamo l'esigenza di una comunicazione meno veloce ma più "autentica", efficace e "non filtrata" come spesso succede: ci piace la comunicazione della gente, il passaparola".

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