Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana saranno in concerto il 7 agosto al Teatro D'Annunzio di Pescara. Si preannuncia una grande serata di musica e spettacolo con il noto showman, accompagnato dall’orchestra composta da 15 professionisti solisti, per l'unica tappa abruzzese del suo tour 2015.
“La scaletta del concerto – spiega Renzo Arbore – coniuga il nuovo e
l’antico suono di Napoli: voci e cori appassionati, girandole di assoli
strumentali, un’altalena di emozioni sprigionate dalle melodie della
musica napoletana che evocano albe e tramonti, feste al sole e serenate
notturne, gioie e pene d’amore. Al suono di “Reginella”, ad esempio,
vedo il pubblico (di tutto il mondo) cantare a squarciagola il
ritornello di questo celebre brano e, magicamente, farsi trasportare
proprio là (a Napoli) nella terra da dove quelle emozioni sono partite”.
L’Orchestra Italiana è stata fondata da Arbore una ventina di anni fa per rilanciare la canzone napoletana anche all’estero. Chitarre, mandolini, tastiere, voci e cori per riportare all’attenzione del grande pubblico la melodia classica napoletana “trasformata” a tempo di rock, blues, raggae. Dopo il debutto internazionale dell'Orchestra Italiana al prestigioso Montreux Jazz Festival (1991), in cui Renzo Arbore fu battezzato da Quincy Jones come "The new italian renaissance man" della musica e dello spirito creativo italiano, seguono centinaia e centinaia di concerti nei principali teatri e piazze d'Italia e non.
La bravura di Arbore e dei suoi musicisti riportò in voga brani classici della canzone napoletana rivisitati e resi coinvolgenti per il pubblico: "Era de maggio", "Voce 'e notte", "Luna Rossa", "Malafemmena", "Dicitincello vuje" e "Reginella", solo per citarne alcuni. Grandi anime e voci ispiratrici quelle di Roberto Murolo e Renato Carosone, affettuosamente ricordate da Arbore in ogni suo concerto. Con i primi tre dischi "Napoli. Punto e a capo" ('92), "Napoli. Due punti e a capo" ('93) e "Napoli. Punto esclamativo!" ('95), la canzone napoletana classica entra per la prima volta nella storia della discografia ai vertici della hit parade.
Da allora si susseguono i successi e cresce l’amore del pubblico per Arbore e la sua Orchestra Italiana.
Con ironia e delicatezza, Renzo sa come scatenare il suo pubblico: lo ha fatto ovunque nel mondo con l’Orchestra Italiana. E’ uscito da poco il suo “E pensare che dovevo fare il dentista”, "summa" di alcune performance edite e inedite nei maggiori teatri, piazze e auditorium d’Italia e del mondo che testimoniano l’attività sia di Arbore solista sia in compagnia di amici “sintonici” che gli hanno concesso il privilegio di cantare e suonare con lui.
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