lunedì 30 luglio 2018

Piero Pelù “rocka” il Blubar Festival di Francavilla al Mare

Pubblico in delirio per Piero Pelù al Blubar Festival di Francavilla al Mare: tantissima gente è accorsa in Piazza Sant’Alfonso per ascoltare il concerto del rocker e leader dei Litfiba che non ha tradito le attese confermando ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, di essere lui il vero ed incontrastato “Dio del Rock italiano”.
Da segnalare in apertura di serata un'adrenalinica performance di Willie Nile: il cantante, compositore e chitarrista statunitense, forse non conosciutissimo ai presenti, ha saputo canzone dopo canzone conquistarsi la piazza con una scaletta a tutto rock uscendo alla fine da vero trionfatore fra gli applausi scroscianti. Grande protagonista anche la sua band, assolutamente favolosa.
Nile ha eseguito brani dai suoi album, ma ha deliziato la platea anche con due granitiche versioni di Sweet Jane, dedicata all'amico Lou Reed, e Blowin' in the wind di Bob Dylan.
Tutti però attendevano Piero Pelù che ha ripagato i suoi “ragazzacci” con un live tiratissimo grazie anche al supporto dei suoi fidi Bandidos (Giacomo Castellano alla chitarra, Luca Martelli alla batteria e Ciccio Licausi al basso).
Una scaletta che ha ripercorso la carriera di Pelù solista con qualche concessione al repertorio dei Litfiba, una bellissima “Il tempo di morire” di Lucio Battisti e un’energetica e coraggiosa versione de “Il Pescatore” del grande Fabrizio De André per un’ora e mezza di grande rock.
L’apertura è potenza pura con “Bene Bene Male Male” per poi proseguire con “Mille Uragani”, “Bomba Boomerang” e “Tutti Fenomeni”. È però “Io ci sarò” ad accendere l’entusiasmo della piazza. La bellissima “Viaggio” crea un’atmosfera magica. Arriva poi il primo brano tratto dal repertorio dei Litfiba, “Fata Morgana” e il pubblico si scalda. “Maria Coraggio” è dedicata alle dedicata a Lea Garofalo, donna vittima di mafia, e alla figlia Denise che vive sotto protezione.
Parte poi “Il Tempo di Morire” di Lucio Battisti, in passato già rivisitata dai Litfiba.
“Dea Musica” è meravigliosa ed affascinante, ancor più che su disco.
Poi l’accoppiata “Regina di Cuori” (con Pelù che stuzzica la platea femminile) e “Spirito” conquistano definitivamente una Piazza Sant’Alfonso già caldissima.
“Tribù” e “Sto Rock” chiudono il concerto? Ovviamente no! Pelù torna sul palco per tre bis adrenalinici: prima l’attesissima “El Diablo” fa ballare e saltare tutti, poi la cover de “Il Pescatore” ed infine “Toro Loco” che chiude una serata a dir poco esplosiva.
Pelù e i suoi Bandidos salutano e la folla li acclama ringraziandoli per una serata vissuta a tutto rock. 

Questa la tracklist del concerto:

Bene bene male male
Mille uragani
Bomba Boomerang
Tutti fenomeni
Io ci sarò
Viaggio
Fata Morgana 
Maria Coraggio
Il tempo di morire
Dea Musica
Regina di cuori
Spirito Tribù
Sto rock

Bis:


El diablo
Il pescatore
Toro Loco

Foto gentilmente concessa da Barbara Del Fallo

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