lunedì 12 agosto 2019

Il Prog anni ’70 protagonista di una serata epocale a Francavilla al Mare


Il Blubar Festival di Francavilla al Mare ha chiuso la sua sedicesima edizione con numeri record: la risposta del pubblico è stata strepitosa in ognuna delle quattro serate andate in scena sul palco di Piazza Sant’Alfonso.

La scelta di dare spazio a generi musicali diversi fra loro alla vigilia era sembrato un azzardo invece si è rivelata una scommessa vinta alla grande dagli organizzatori.
La serata inaugurale “Prog Italia Collection Party”, dello scorso 7 agosto, rimarrà un avvenimento epocale che ha segnato per sempre la storia del Prog Italiano.
Tutti insieme in una sola notte, accompagnati dalla favolosa Orchestra Sinfonica diretta dal Maestro Leonardo Quadrini, si sono ritrovati i grandi nomi che hanno segnato una stagione irripetibile per la musica italiana, gli Anni’70 del Prog Rock portato in ogni parte del globo dalle band nostrane con successo planetario: Vittorio De Scalzi fondatore dei New Trolls,  Bernardo Lanzetti nella PFM dal 1975 al 1978 e negli Acqua Fragile, Filippo Destrieri, storico musicista di Franco Battiato, Aldo Tagliapietra voce storica de Le Orme, Patrizio Fariselli degli Area, Lino Vairetti degli Osanna, Enzo Vita del Rovescio della Medaglia e con loro Paolo Sentinelli, uno dei fautori del progetto “La Parte Mancante” , disco postumo del compianto Francesco Di Giacomo che tanto successo ha ottenuto vendendo in edicola oltre 10000 copie in vinile e uscito successivamente in cd, contenente proprio i brani scritti da lui con l’ex cantante del Banco del Mutuo Soccorso .
Gli artisti si sono avvicendati sul palco, ma la serata è stata all’insegna delle grandi sorprese con un continuo avvicendarsi e  mischiarsi: ognuno di loro ha spesso partecipato alle perfomance degli altri.
È stato un concerto emozionante, unico nel suo genere a livello italiano e molto probabilmente anche europeo.
Il live è stato raccontato dalla voce del Direttore Artistico del Blubar Festival, Maurizio Malabruzzi, che ha sapientemente riportato alla mente dei presenti alcuni degli episodi di quella stagione così importante fra aneddoti e fatti storici.
Il live si è aperto con Filippo Destrieri che ha eseguito uno dei brani più sperimentali della carriera di Franco Battiato, “Aria di Rivoluzione”.
Dal punto di vista musicale una parte fondamentale dell’intero concerto è stata recitata dagli Osanna che hanno accompagnato quasi tutte le canzoni insieme all’orchestra.
È stata la volta poi di Aldo Tagliapietra che è stato prima raggiunto sul palco da Vittorio De Scalzi per una magistrale esecuzione di “Gioco di Bimba” e poi ha cantato altri due successi indimenticabili del suo ex gruppo, Le Orme, “Vento d’Autunno” e “Sguardo verso il Cielo”.
L’acclamatissimo Lino Vairetti e i suoi Osanna hanno dato prova di grandissima energia e freschezza con due brani del loro repertorio fra i quali grandi applausi fra il pubblico ha suscitato “L’uomo” al cui interno è stata inserita una parte di “Purple Haze” di Jimi Hendrix.
Quando è salito sul palco Vittorio De Scalzi il pubblico lo ha accolto con un lungo e caloroso applauso.
“Una miniera” e “Le Roi Soleil”, quest’ultima tratta da “Concerto Grosso n. 2”, i due brani dei New Trolls da lui proposti.
Patrizio Fariselli degli Area ha incantato la platea con una pura improvvisazione riportando alla mente le magiche atmosfere della storica band.
Bernardo Lanzetti si è confermato ancora una volta un grandissimo performer ed animale da palcoscenico con “Harlequin” e “Impressioni di Settembre” dal repertorio della PFM della quale fece parte dal 1975 al 1979 incidendo tre album leggendari, “ Chocolate Kings”, “Jet Lag” e “Passpartù”.
La parte più emozionante della serata è stata però l’omaggio a Francesco Di Giacomo con Paolo Sentinelli che ha proposto due brani dal disco “La parte mancante”  dell’ex cantante del Banco Del Mutuo Soccorso, “In quest’aria” e “Lo stato delle cose”, quest’ultima orchestrata da lui appositamente per il Blubar Festival. È scappata più di una lacrima di commozione fra i tanti presenti che hanno potuto riascoltare la voce di Di Giacomo, seppur purtroppo registrata. È stato anche proiettato un video sulle note della title track dell’album.
Ancora Vittorio De Scalzi ad illuminare la scena con l’altro omaggio della serata al Premio Oscar Luis Bacalov:  per lui da “Concerto Grosso per i New Trolls” i tre movimenti (“Allegro”,” Adagio (Shadows)”  e “Cadenza – Andante in Moto”) con Lino Vairetti degli Osanna che si è unito a De Scalzi per un momento musicale pazzesco. Da “Concerto Grosso 2” poi il Primo Movimento (“Vivace”) a chiudere una performance impeccabile.
On stage di nuovo gli Osanna che hanno fatto ascoltare brani dalla storica Colonna Sonora di “Milano Calibro Nove” fra i quali la stupenda “There will be Time”.  
Una grande botta di energia e un impatto sonoro forte e compatto sono stati l’arma vincente dell’esibizione de Il Rovescio della Medaglia di Enzo Vita, bravissimi a dir poco, accompagnati in un brano anche da Vittorio De Scalzi.
Fra i pezzi “Sale sul Palco”e “La mia musica” hanno avuto applausi scroscianti.
Ancora Patrizio Fariselli ha catalizzato l’attenzione riportando di nuovo sul palco le sonorità degli Area con le magiche note del suo pianoforte.
Prima del gran finale è stato Filippo Destrieri a far rivivere la musica del periodo più sperimentale di Franco Battiato: “La Meccanica” ha colpito per i suoni ancora attualissimi.
Si diceva del gran finale di gruppo: a chiudere il concerto prima le note di “È Festa” della PFM con Bernardo Lanzetti a dominare la scena e poi due splendidi e corali omaggi, prima a Franco Battiato con “Centro di Gravità Permanente” e poi di nuovo a Francesco Di Giacomo al quale un commosso Lino Vairetti e tutti i suoi colleghi hanno dedicato  la celeberrima “Non mi rompete”.
Quando le luci si sono spente il pubblico avrebbe voluto non finisse invece che la serata non finisse mai: troppa la magia e complicità vista fra tutti questi grandi eroi del Prog Anni ’70 Italiano, un’intesa che fa bene alla buona musica e si vorrebbe più spesso vedere sui palchi.


Piero Vittoria

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