giovedì 15 febbraio 2024

Confindustria, appello di Mannetti alla vigilia dell'assemblea: la sede regionale resti all'Aquila

“Rivolgo un appello all’assemblea di Confindustria che si riunisce domani per deliberare il cambio della sede della rappresentanza regionale, ubicata all’Aquila sulla base di quanto previsto dall’art. 1 dello Statuto vigente approvato il 30 maggio 2022, affinché scongiuri il paventato spostamento a Pescara”. A rivolgerlo è Carla Mannetti, responsabile del dipartimento regionale trasporti della Lega, già dirigente della Regione Abruzzo e assessore al Comune dell’Aquila, candidata al Consiglio regionale. 

“Sono consapevole che Confindustria è una associazione di rappresentanza delle imprese e dei servizi e per questo libera dalle ingerenze politiche”, premette Mannetti, “però come recita lo Statuto all’art. 2 il suo scopo è quello di avere interlocuzione con le istituzioni regionali per tutte le aree tematiche assegnate alla sua competenza, in particolare rappresenta e tutela gli interessi del sistema associativo in tutte le materie assegnate alla competenza della Regione Abruzzo, esercita il coordinamento e promuove la condivisione di posizioni comuni sulle tematiche che hanno nella Regione Abruzzo l’interlocutore istituzionale, provvede all’informazione e alla consulenza relativamente alle materie di competenza legislativa e amministrativa regionale”. “La sede della Regione Abruzzo è L’Aquila”, ricorda Mannetti, “ed è per questo che all’epoca fu scelta come sede della rappresentanza proprio L’Aquila”. 

“Ora non si comprende per quale ragione oggi la sede debba essere spostata, è innegabile che la Confindustria Medio Adriatica è più forte per dimensioni, ma a maggior ragione la sorella Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno deve essere tutelata e non mortificata”, fa osservare Mannetti. “Mi appello al buon senso di tutti i referenti di Confindustria che sono consapevoli delle problematiche delle aree interne e di quello che L’Aquila e i comuni del cratere sismico hanno subito in questi anni”, conclude. “L’Aquila sta piano piano rinascendo, le ferite profonde si stanno rimarginando e questo è un bene per il nostro territorio e per tutta la regione”.

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