Presentata stamane a Francavilla al Mare la sedicesima edizione del Blubar Festival. Come ogni anno ricchissimo il programma che si svolgerà dal 7 all’11 agosto in Piazza Sant’Alfonso.
La serata
inaugurale del 7, “Prog Collection Party”, già dal nome focalizza l’attenzione
degli appassionati del genere: saranno sul palco gli eroi dell’irripetibile
epoca d’oro del Prog Rock italiano degli Anni ’70, da Vittorio De Scalzi dei
New Trolls, a Bernardo Lanzetti nella PFm dal 1975 al 1978 e Acqua Fragile,
Filippo Destrieri, storico musicista di Franco Battiato, Aldo Tagliapietra voce
storica de Le Orme, Patrizio Fariselli degli Area, Lino Vairetti degli Osanna,
Enzo Vita del Rovescio della Medaglia e Paolo Sentinelli con un omaggio
all’indimenticabile voce del Banco del Mutuo Soccorso, Francesco Di Giacomo.
All’interno della serata anche un omaggio a Luis Bacalov.
L’8 sarà la
volta della Canzone d’Autore: prima si esibirà Sergio Caputo, a lungo
corteggiato dagli organizzatori del Blubar Festival, e poi il grande Peppino Di
Capri.
Ancora
Canzone d’Autore il 9 agosto con altri due grandi nomi, l’istrionico e
irriverente Francesco Baccini e il Professore Roberto Vecchioni.
Il 10 si
chiude con un concerto interamente dedicato alla musica dei Queen: la
leggendaria band del mai dimenticato Freddie Mercury sta vivendo una nuova stagione
d’oro grazie al film biopic campione d’incassi,“Bohemian Rhapsody”, che ne ha
rilanciato le vendite e la popolarità in tutto il mondo.
Sul palco
saliranno una grande orchestra, quattro cantanti ed un gruppo rock che faranno
rivivere la magia dei Queen.
Entusiasta
di questa edizione Maurizio Rapino, mente e anima del Blubar Festival da sempre.
Queste le
sue parole:
“Il Blubar è
una festa, tanta grande musica come ogni anno, ma oltre alla musica ci sarà
anche un’ampia area food con presenze molto significative della gastronomia
abruzzese ed è prevista una Fiera del Disco di altissimo livello che attirerà
gente da tutta Italia. Sarà allestita inoltre una bellissima mostra fotografica”.
È corsa ai
biglietti che sono in vendita nel circuito Ciaotickets oppure presso il Palazzo
Sirena di Francavilla al Mare dalle ore 17 alle 19, domenica e lunedì chiuso).
Queste le
nostre interviste alla conferenza stampa:
Il sindaco
di Francavilla al Mare, Antonio Luciani:
“Il Blubar è
nato, è diventato poi un bambino ed ora è un bell’adolescente di sedici anni
che si avvicina quindi alla maggiore età. Questa è la mia nona edizione: ho
vissuto questo percorso di crescita e “da genitori” siamo veramente soddisfatti
di questo ragazzo. Come ho scritto nell’introduzione del libricino che presenta
il festival, ormai non c’è estate francavillese senza Blubar, è una
manifestazione che riesce a prenderci l’anima e contraddistinguere la nostra
città.
Non vediamo
l’ora che abbia vita questa nuova edizione ed aspetteremo anche quelle future
che saranno altrettanto ricche.
Saranno
quattro serate diverse e varie, un’altra delle grandi forze di questo evento.
Abbiamo una
marcia in più che si chiama Maurizio Malabruzzi, una persona che dà tanto a
livello culturale in Italia e per fortuna è molto legata proprio a Francavilla
al Mare.
Il Blubar
non è solo un insieme di nomi di artisti, ma è un percorso che Maurizio riesce
a disegnare donandoci buona musica con il sorriso”.
Il direttore
artistico Maurizio Malabruzzi:
“Saranno
quattro serate completamente diverse, due dedicate alla canzone d’autore
italiana, una al Prog Rock e l’altra alla musica dei Queen. Ci piace differenziare la nostra proposta da
molto tempo: sarebbe stato molto più semplice mettere su un festival di blues o
canzone d’autore, ma noi cerchiamo di allargare ed accontentare il gusto di
tanta gente. Un appassionato dei cantautori può darsi che in questa maniera
scopra i Queen o Le Orme ad esempio: è un modo per avvicinare a più generi un
numero maggiore di persone. Sono quattro serate differenti che, se seguite
tutte, hanno però un unico filo conduttore che è la buona musica. La prima è
dedicata al Prog. Previsto anche un omaggio al grande Francesco Di Giacomo e al
Premio Oscar Luis Bacalov. Saranno presenti tutti quelli che furono eroi di
quell’epoca, un festival nel festival che vuole richiamare quello che si svolgeva tra il 1971 ed il 1974, il Festival Di Musica
d’Avanguardia e Nuove Tendenze . Vi partecipavano gli stessi che avremo con noi
a Francavilla.
L’idea è
quella di avere un’orchestra come se fosse un gruppo rock. Altre due
sere saranno dedicate alla musica cantautoriale con Sergio Caputo e Peppino Di
Capri l’8 e poi Francesco Baccini e Roberto Vecchioni il 9. Infine avremo il 10
quella invece dedicata ai Queen con due ore di grande musica. La mostra
fotografica prevederà venti immagini storiche degli Anni’70 quando a Roma
passarono veramente cose molto importanti: lo scopo è rileggere il passato
cercando di capire ciò che è realmente successo in quello splendido periodo
attraverso questa “Roma Rock ’70.
Scoprirete o
meglio scopriremo insieme invece la sorpresa della radio durante il festival”.
Il direttore
e ideatore della rivista Prog Italia, Guido Bellachioma:
“Non è mai
stato fatto in nessuna parte d’Italia e credo d’Europa quello che succederà il
7 agosto al Blubar Festival: portare tanti eroi del periodo prog insieme sul
palco per una data unica è qualcosa di straordinario. Nessuno ha mai preso
un’orchestra, un gruppo rock e li ha messi sul palco con i vari ospiti speciali
mettendo in piedi una sorta di festival all’interno di un festival. Previsto l’omaggio
a Luis Bacalov e quello a Francesco Di Giacomo: sarà proposto un pezzo inedito
del suo meraviglioso disco uscito postumo quest’anno, “La Parte Mancante”. Il
successo di questo album ha dimostrato che, in un paese dove in realtà i dischi
vendono poco, si può riuscire a vendere più di 10000 copie in edicola del suo
vinile. È uscito anche il cd successivamente.
La mostra
fotografica “Roma Rock ‘70” comprende venti foto di concerti fatti a Roma in
quel periodo: c’è ad esempio Phil Collins che suona in un concerto con una
maglietta “Genesis”, pantaloni corti e calzini e Peter Gabriel nello stesso
live con travestimenti ancora un po’ amatoriale, poi ancora Ian Anderson dei
Jethro Tull e tanti altri. Sono scatti che racchiudono la magia non tanto di
chi ama gli Anni’70, ma di chi ama la musica e sul palco riesce a dare tutto,
le star cioè immortalate ancor prima che lo diventassero e poi si
allontanassero dal genere. Sono foto di grandi nomi prese dai negativi
originali di un grande archivio unico che sono riuscito a mettere insieme ed è
la prima volta che viene proposto in giro”.
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