domenica 4 gennaio 2009

A Umbria Jazz Winter l'anteprima del nuovo disco di Roberto Gatto

Stasera alle 21, presso il Teatro Mancinelli di Orvieto, presentazione in anteprima assoluta del nuovo cd di Roberto Gatto: "The Music Next Door" (Universal), nel quale il batterista romano sarà accompagnato da una all stars di musicisti: Stefano Bollani, Paolo Fresu, Daniele Tittarelli e Rosario Bonaccorso. Il cd contiene brani originali di Roberto Gatto e brani degli Chic, Ennio Morricone, Elvis Costello, Mina etc.

"The music next door - dice Gatto - è una raccolta di nuove composizioni e di brani che non appartengono propriamente al repertorio jazz ma che provengono da mondi musicali differenti. Chi ha seguito anche solo una parte della mia produzione discografica avrà potuto riscontrarvi la curiosità di esplorare territori diversi. Il patrimonio musicale a disposizione è infatti immenso e ogni artista dovrebbe conoscerne il più possibile. Il segreto, a mio avviso, è nell’interpretazione e nel riuscire a creare un suono omogeneo, un denominatore comune, pur spaziando tra generi differenti. Musicisti come Sonny Rollins o Miles Davis, anni fa, sceglievano di suonare brani provenienti dal mondo della musica pop facendoli propri attraverso il loro personalissimo modo di interpretarli. Faceva lo stesso, ancor prima, Louis Armstrong e, in tempi più recenti, musicisti come Herbie Hancock, e molti altri ancora... In questo lavoro ho deciso quindi di alternare brani originali ad altri già noti, a me particolarmente cari, lasciando come sempre la possibilità ai musicisti di suonare in assoluta libertà. La realizzazione di questo cd ha rappresentato inoltre l’occasione per ritrovare degli amici, musicisti dotati di straordinaria personalità e versatilità come Paolo Fresu, Stefano Bollani, Daniele Tittarelli, Rosario Bonaccorso. Un ringraziamento particolare a loro per la grande disponibilità, la bravura e per essere entrati da subito nel “mood” del disco".

sabato 3 gennaio 2009

Francesco Di Santo, il 10 gennaio si chiude Jazzing Art

Andrà avanti fino al 10 gennaio l'esposizione di 'Jazzing Art', personale di Francesco Di Santo attualmente in esposizione all'Ecoteca di Pescara. La mostra si era aperta lo scorso sabato 13 dicembre con un breve concerto del Cristian Panetto Hemisphere, formazione composta da Cristian Panetto al sax alto e Marco Di Battista al pianoforte.

"Francesco Di Santo - dice Luigi Pagliarini, curatore della mostra - finisce per decodificare, attraverso i suoi quadri, non tanto l’ego e l’egocentrismo dei tanti autori, interpreti, storici, critici e generi, quanto l’essenza di tali atmosfere, la loro fisicità". Tradizioni pittoriche e sovrastrutture materiche si uniscono, nelle tele di Di Santo, per esprimere la forza e la vitalità della musica jazz, il pulsare ritmico e l'intima sensualità. La scelta di interpretare gli strumenti, mostrandone particolari riconoscibili, rappresenta il segno dell'interazione, evocata dall'artista, tra opera e spettatore: la memoria, visiva e sensitiva, ricostruisce l'immagine e le sensazioni per intero fino a farli suonare.

'Jazzing Art' è stato concepito come un lavoro musicale: le tele hanno tutte le stesse dimensioni per non compromettere l'importanza che ogni strumento ha all'interno del gruppo e dell'esecuzione dei brani.

giovedì 1 gennaio 2009

Quintorigo play Mingus all'Auditorium Cianfarani di Chieti

Sabato 3 gennaio alle ore 21, presso l'Auditorium Cianfarani di Chieti, appuntamento con "Quintorigo play Mingus": si tratta di uno spettacolo multimediale dei Quintorigo inserito nell’ambito del Chieti in Jazz 2009, che propone un omaggio a Charles Mingus nel trentennale della morte. L'ingresso è libero. Per i Quintorigo questo è un momento magico: per loro, infatti, sono arrivati recentemente due significativi riscontri al Top Jazz 2008, il consueto referendum indetto annualmente dalla rivista "Musica Jazz". L'ensemble si è aggiudicato il titolo di "Formazione dell'anno" e il quarto posto nella classifica del Disco dell'anno con "Quintorigo play Mingus", il primo tributo italiano al genio compositivo di Mingus.

I Quintorigo avevano già inciso una versione di "Goodbye Pork Pie Hat" di Mingus nel loro cd del 2006 intitolato 'Il cannone': "L'idea del progetto 'Quintorigo play Mingus' è partita da lì - spiegano - E' stata un po' la scintilla che ha fatto nascere il disco, questa è una versione ri-registrata anche se più o meno l'arrangiamento è lo stesso, ma l'ultima è più "live". La nostra prima passione all'inizio è stata il rock, però con il tempo ci siamo voluti togliere questa soddisfazione di fare un disco "jazz", in realtà il disco è meno complesso rispetto al live, che è un'opera completa e multimediale a cui abbiamo lavorato un anno almeno con dei documentari e letture della sua autobiografia commentate con una scenografia minimale, uno spettacolo teatrale sulla figura di Mingus, compreso il suo costante impegno ideologico contro il razzismo e a favore della cultura afroamericana: rispetto ad altri jazzisti che si sono espressi in una dimensione puramente estetica, Mingus ha lasciato un messaggio che è attualissimo ancora oggi".

Sabato 17 gennaio a Roma, presso la Casa del jazz, si terrà la serata "Top Jazz 2008", con la premiazione dei vincitori della ventunesima edizione del referendum della critica jazz italiana, tra cui i Quintorigo. Inoltre, nei negozi in questi giorni è disponibile l'antologia "Le origini", pubblicata dall'etichetta Universal, che raccoglie il meglio del repertorio dei primi tre album dei Quintorigo ("Rospo", "Grigio" e "In cattività") con il vocalist John De Leo, oggi uscito dal gruppo.

venerdì 26 dicembre 2008

Cammariere e Bosso insieme per un concerto unico all'Auditorium Parco della Musica di Roma

Sergio Cammariere e il trombettista jazz Fabrizio Bosso si esibiranno insieme il 3 gennaio a Roma nella sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica. Il concerto evento si intitola “Jazz’n’soul duet” ed è dedicato ai grandi della musica come Hoagy Carmichael, Harold Arlen, George Gershwin, A. Carlos Jobim, Louis Armostrong.

Un evento unico che arriva dopo 10 anni di collaborazione tra i due musicisti, e che li vedrà improvvisare come vuole la magia del jazz. In scaletta: 'The nearness of you' e 'Summertime' di George Gershwin, 'Over the rainbow' di Arlen, 'The shadow of your smile' di Johnny Mandel, 'When I fall in love' di Victor Young, 'My funny Valentine' di Richard Rodgers, 'Do you know what I mean Miss New Orleans' di Louis Armstrong e tante altre, estrapolate anche del repertorio personale di Cammariere.

giovedì 11 dicembre 2008

Francesco Di Santo all'Ecoteca di Pescara in "Jazzin Art"

Sabato 13 dicembre, alle ore 21, Francesco Di Santo inaugura la personale 'Jazzing Art' all'Ecoteca di Pescara. Durante il vernissage si esibirà il Cristian Panetto Hemisphere, formazione composta da Cristian Panetto al sax alto e Marco Di Battista al pianoforte. La mostra, a ingresso libero, resterà aperta fino al 10 gennaio 2009. "Di Santo - dice Luigi Pagliarini, curatore della mostra - si immerge anima e cuore nelle più tipiche atmosfere del XX secolo per riesaminarle, nel tentativo di coglierne gli aspetti più sensuali e introversi, più geniali e più popolari, giungendo ad una meravigliosa rilettura di ciò che fu, ed è, la jazzisticità".

Gli strumenti musicali, voci protagoniste della musica afro-americana, sono il centro del progetto JazzART. L'artista ha unito la tradizione della tela e la sovrastruttura materica del PVC combusto per comunicare e valorizzare la loro importanza, per esprimere la forza e l'ardore, quasi erotico, evocato dalla musica e dal piacere di vivere gli strumenti in tutta la loro intensità e potenza. JazzART viene concepito come un lavoro musicale: le tele hanno tutte le stesse dimensioni per non compromettere l'importanza che ogni strumento ha all'interno del gruppo e dell'esecuzione dei brani.

Gli strumenti non vengono rappresentati nella loro interezza, ma a partire da particolari riconoscibili, tali da permettere alla memoria di ricostruirli per intero fino a farli suonare. Il progetto è nato intorno all'opera Classic(o)jazz, icona del Dolci Romori Jazz Festival diretto da Renzo Ruggieri: in occasione della serata conclusiva della rassegna venne presentato solo un EP dell'intero lavoro. Jazzing Art rappresenta una visione ampia e articolata dell'intero ciclo.