mercoledì 2 giugno 2010
Enrico Rava al Pescara Jazz con il suo tributo a Gershwin
E' il jazzista italiano piu' conosciuto a livello internazionale, ha inciso piu' di 90 dischi e suonato con tutti i piu' grandi musicisti della scena mondiale: è Enrico Rava, che il 18 luglio sarà al Pescara Jazz con il suo personale omaggio a George Gershwin. Intanto ieri sera, per la prima volta, questo "poeta della tromba", flicornista e compositore è approdato al Maggio Musicale Fiorentino, con il suo quintetto ma anche con l'Orchestra del Maggio al gran completo diretta da Paolo Silvestri, per un concerto unico, in collaborazione con Eventi Music Pool, presso il Teatro Comunale di Firenze. E a Paolo Silvestri si devono gli arrangiamenti delle piu' belle canzoni e composizioni di Gershwin, dalla "Rapsodia in blue" con cui si apre la serata a "Summertime", da "The man I love" a "Un americano a Parigi", passando da "It ain't necessarily so" a "Someone to watch over me", da "But not for me" a "Love is here to stay", con cui si chiude la scaletta. Dice Rava: «Mi sono innamorato di Gershwin fin da bambino, grazie a mia madre che suonava la "Rapsodia in blue", e piu' avanti ascoltando Ella Fittzgerald, Armstrong, Parker e Miles Davis: l'autore di "Porgy and Bess" e' un compositore quanto mai attuale, i cui lavori sono diventati dei veri e propri classici del jazz». Paolo Silvestri da tempo si dedica alla creazione e alla realizzazione di progetti che prevedono l'incontro fra musicisti classici e di jazz, sia in grandi organici che in formazioni ridotte. «Cerco di conciliare la scrittura con l'improvvisazione, la progettazione con l'estemporaneita', i ritmi e i timbri strumentali dei jazzisti con i colori dell'orchestra sinfonica. E' un'idea che all'epoca dei miei studi in Conservatorio sembrava impossibile, ma penso che oggi i tempi siano maturi perche' cio' avvenga. Questi arrangiamenti, revisione di un mio precedente lavoro scritto nel '98 per il centenario della nascita di Gershwin, sono dedicati idealmente a Gil Evans e Miles Davis, che nel 1958 hanno inciso un disco meraviglioso che trovo ancora straordinario: spero che in questo mio lavoro sia rimasta almeno una traccia di quel disco, che ha accompagnato tutta la mia vita». Alla performance prendono parte, accanto a Rava, Gianluca Petrella (trombone), Giovanni Guidi (pianoforte), Pietro Leveratto (contrabbasso) e Fabrizio Sferra (batteria).
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