martedì 24 febbraio 2015

CONFCOMMERCIO PESCARA CHIEDE LA RIAPERTURA DEL TEATRO MICHETTI

Con una nota inviata al Sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, e al Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, la Confcommercio di Pescara chiede la riapertura dello storico Teatro Michetti che da anni ha "malinconicamente e inopinatamente abbassato la saracinesca". Il Presidente Ezio Ardizzi dichiara quanto segue:

“La nostra istanza nasce dalla convinzione che una città che non riesce a preservare e valorizzare la sua memoria storica, i suoi luoghi della cultura e il suo patrimonio architettonico è una città che non ha futuro ed inevitabilmente votata alla decadenza. Il Teatro Michetti è tutto questo insieme, è una parte significativa della storia di Pescara, ma è anche il luogo dove si sono esibiti Totò e Macario così come è un esempio fulgido del periodo liberty, ed è quindi un simbolo a cui la nostra città non può e non deve rinunciare. “Riapriamo il Teatro Michetti” non è solo uno slogan che sale forte da tutta la cittadinanza ma è anche e soprattutto il segnale di una città che non si vuole arrendere che vuole ripartire dalle sue radici per rialzare la testa

RIQUALIFICAZIONE E RILANCIO DEL CENTRO STORICO

Si tratterebbe tra l’altro - aggiunge Ardizzi - di un tassello del più ampio progetto di riqualificazione e rilancio del Centro Storico di Pescara, ossia di quella zona del nostro territorio in cui sono concentrati i luoghi natali di D’Annunzio e Flaiano ma anche tanti musei cittadini, dal Cascella alle Genti d’Abruzzo, e altri edifici storici come il Circolo Aternino. Siamo consapevoli che occorrono risorse di cui il Comune di Pescara non può in questo momento disporre ed al riguardo abbiamo invitato il Sindaco di Pescara ad intercedere affinchè sia la Fondazione Pescarabruzzo, a cui abbiamo comunque inviato la nostra istanza, a farsi carico di un intervento che rientra nelle sue finalità statutarie. Siamo certi che la Fondazione possa affrontare un impegno di spesa di circa duecentomila euro e possa in tal modo restituire alla città di Pescara uno dei suoi gioielli abbandonati, attendendo in tal modo allo scopo per cui è stata istituita e dovrebbe agire. Si tratterebbe di un atto che sarebbe condiviso da tutta la cittadinanza e che restituirebbe a Pescara un pezzo della sua storia”.

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