giovedì 24 gennaio 2008
Renzo Ruggieri: "Ecco la mia Opera"
Sabato 26 gennaio, alle 21.30 presso il Teatro Polifunzionale di Pineto, si terrà la prima rappresentazione assoluta di "Opera?", racconto musicale in cinque scene, di Renzo Ruggieri. Il concerto chiude il Dolci Romori Jazz Festival 2007 e recupera l'esibizione in programma lo scorso 16 dicembre, poi annullata per il maltempo. Protagonisti della performance saranno il fisarmonicista e compositore Renzo Ruggieri, in veste di solista; il trio jazz composto da Massimo Moriconi (contrabbasso), Paolo Di Sabatino (pianoforte) e Glauco Di Sabatino (batteria); l'Orchestra da Camera Benedetto Marcello diretta da Massimiliano Caporale; Paolo Perelli, attore in improvvisazione a canovaccio. "Le esperienze passate in ambito teatrale - racconta Renzo Ruggieri - mi hanno lasciato la necessità di improvvisare tenendo in mente sempre delle immagini, delle sensazioni, delle storie da raccontare. "Opera?" è la rappresentazione di questa necessità applicata alla formazione che in questi anni ha visto impegata la mia vena più “italiana” e quindi melodica. Il Renzo Ruggieri Group aveva esaurito la sua prima intenzione con l'uscita di "Bends" e si era fatta partecipe attivamente del progetto con Antonella Ruggiero ("Souvenir d'Italie") che lo scorso anno era giunto al festival di Sanremo. In quel progetto si era già delineata la strada verso "Opera?", in quanto l'operazione richiedeva sia una pronunciata melodicità, sia una formazione leggera di archi. "Opera?", però, è il primo concept album del Renzo Ruggieri Group, nato per inseguire un unico obiettivo e per centrare un'unica sonorità oltre ad unico tema dominante". La ragione per cui si è approdati ad "Opera?" è molto semplice: "Parlare completamente d'altro mentre si utilizzano elementi del proprio vissuto, del proprio mondo. Il primo approccio con la musica classica l'ho avuto proprio con le “sinfonie d'opera”, che erano la cosa più prestigiosa un giovane fisarmonicista potesse fare. Si ben comprende che elaborare, trasformare, modificare certi capolavori è operazione alquanto insidiosa e per certi versi inutile, e come tale non l'ho inseguita. Quindi "Opera?" è un racconto nuovo, fatto di musica nuova che però si riferisce al passato per dirci che l'essere umano è sempre uguale, che, nonostante le regole del mondo siano nuove, egli non può inseguirle perché in lui coesistono elementi “immutabili” che – come avviene nell'arte – si modificano nella forma ma mai nella sostanza".
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