Usura ai danni di un imprenditore residente nel Pescarese: questa l'accusa che ha portato i carabinieri della Compagnia di Popoli ad eseguire due ordinanze cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Pescara.
Le due persone, arrestate e poste ai domiciliari, e indagate in concorso per il reato di usura, sono un 26enne di Scafa, e un 24enne di Pescara, entrambi incensurati.
La vittima, un piccolo imprenditore di Scafa, per sistemare la sua attività, e non avendo possibilità di accedere ai canali tradizionali di finanziamento, si è rivolto per avere un prestito al 26enne che lo ha messo in contatto, come mediatore, con il 24enne, che ha elargito 4mila euro da restituire con un interesse iniziale del 22% per 1.500 euro. La sua difficile situazione economica non ha consentito al commerciante di onorare il debito. Da qui sono iniziate richieste di denaro e minacce: la 'vittima' era arrivata a dover pagare 12 mila euro di interessi oltre ai 4 mila euro iniziali, grazie alla maturazione di interessi passivi e di mora.
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