venerdì 16 gennaio 2009

Top Jazz 2008, domani la premiazione

Per la 26esima volta 'Musica Jazz' ha rinnovato la sua iniziativa «Top Jazz», il grande sondaggio tra i critici specializzati italiani: sono stati in 56 a rispondere. I risultati di questa edizione sono un veritiero check up dello stato di salute del jazz in Italia. La serata di premiazione si terrà domani alle 21 nella sala concerti della Casa del Jazz di Roma. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Ecco uno sguardo alle 10 categorie.

Per il miglior disco del 2008 il premio Arrigo Polillo è andato a «Canto di ebano» del clarinettista umbro Gabriele Mirabassi (etichetta Egea), che ha preceduto «Suite For Tina Modotti» del sassofonista Francesco Bearzatti e «Profumo di Violetta» di Gianluigi Trovesi. Ex aequo invece per il musicista dell'anno (premio Pino Candini): se lo spartiscono due pianisti di consolidata fama internazionale: Franco D'Andrea (che fu tra i vincitori proprio nel 1982) ed Enrico Pieranunzi; al terzo posto Enrico Rava, vincitore del 2007.

Sorprendente, nel settore comprendente i gruppi e le orchestre, la vittoria dei Quintorigo, in virtù dei loro concerti e del loro disco con belle e originali interpretazioni della musica dell'indimenticabile Charles Mingus. Seconda, di strettissima misura, la Lydian Sound Orchestra diretta dal vicentino Riccardo Brazzale, il quale è stato comunque proclamato, e con uno dei punteggi più alti tra le dieci classifiche del sondaggio, compositore-arrangiatore dell'anno (completano il podio Giorgio Gaslini e Giancarlo Schiaffini).

In quanto al nuovo talento nazionale, nel libro d'oro – che ha via via annoverato fior di musicisti – si iscrive il venticinquenne pianista pugliese Livio Minafra, figlio d'arte: suo padre è il trombettista Pino, già vincitore del «Top Jazz» in passato. Vicino a lui si è piazzato Luca Aquino, trombettista di Benevento.
Le altre cinque categorie riguardano i solisti, in raggruppamenti di strumenti «analoghi». Tra gli ottoni ha vinto, alla stratosferica quota di 114 punti, il trombonista Gianluca Petrella, già primo 12 mesi fa e del resto vittorioso anche in referendum internazionali, di fronte a rivali statunitensi. Dietro di lui, i trombettisti Bosso e Falzone e un po' più distanziati i grandi Fresu e Rava.

Nel gruppo «ance», primi pari merito due sassofonisti, Daniele D'Agaro (per il secondo anno consecutivo) e Stefano Di Battista (foto), davanti ai clarinettisti Mirabassi e Trovesi. Il grande talento di Antonello Salis si impone nella categoria «tastieristi e chitarristi». Tra gli specialisti della «sezione ritmica» battaglia tra due indiscutibili maestri, con il primato assegnato al contrabbassista Giovanni Tommaso sul batterista Roberto Gatto (vincitore lo scorso anno). Infine, la categoria della «miscellanea», con gli strumenti più rari e vari, ma anche quello della voce umana: ha visto la vittoria proprio di una cantante, la napoletana Maria Pia De Vito, davanti a Paolo Botti, che fa jazz con la viola e a Max De Aloe, virtuoso dell'armonica.

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