Ad Orvieto, dal 30 dicembre al 4 gennaio, si terrà la 16esima edizione di Umbria Jazz Winter. 6 giorni (uno in più rispetto alle passate edizioni) di buona musica, che avranno come teatro naturale gli ambienti unici di una delle più affascinanti e storiche città dell'Umbria. Edizione dedicata al Brasile e alla Bossa Nova per i suoi cinquant’anni, con ospiti João Gilberto e Duduka Da Fonseca. Molti, inoltre, i nomi importanti in cartellone: Martial Solal, Stefano Bollani, Enrico Rava, Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Renato Sellani, Joe Locke Roberto Gatto,che presenterà in anteprima il suo nuovo cd, e molti altri.
Il viaggio non può non cominciare con il Duomo, progettato da Lorenzo Maitani e realizzato tra il '300 e il '500, che appare come una fusione armonica di sculture in marmo, statue bronzee, bassorilievi e mosaici, con un risultato d’insieme molto suggestivo, che ospita nel pomeriggio di Capodanno la Messa della Pace impreziosita e caratterizzata dalla presenza della musica gospel: espressione e sintesi di culture e religiosità diverse che grazie alla musica si incontrano rendendo indimenticabile tale esperienza. I principali concerti si svolgono al Teatro Mancinelli, inaugurato nel 1886,con il suo suggestivo sipario realizzato dal Fracassini che rappresenta Belisario che libera Orvieto dai Goti, al Palazzo del Capitano del Popolo,in tufo e pietra basaltica che offre la sintesi dei principali caratteri dell’architettura orvietana e al Palazzo dei Sette, eretto a cavallo del trecento, caratterizzato da volte e archi possenti e affiancato dalla pregevole Torre del Papa.
Musica anche a Palazzo Soliano, dalle linee severe ed essenziali, al cui piano terra si trova il Museo Emilio Greco, con sculture e creazioni grafiche donate alla città dallo stesso artista e al Palazzo del Gusto, che trova spazio all’interno dell’antico convento di San Giovanni, nel cuore del quartiere medievale di Orvieto.
Suggestivi anche la Sala del Carmine, una ex chiesa del 1300 facente parte del più vasto complesso del Carmine che comprendeva anche un convento e il Ristorante San Francesco, situato in un edificio che ospitò un convento francescano del 1200, location del gran cenone di fine anno la notte del 31 Dicembre a suon di jazz e sede ideale dei Jazz Lunch e Dinner insieme al Ristorante al San Giovenale e al Ristorante La Penisola. Naturalmente non manca la marching band, molto amata dal pubblico,che percorre in parata le vie del centro storico della città.
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