
Personalità complessa, capacità cristallina sullo strumento, vita estremamente difficile, Tristano combina nella sua visione estetica elementi diversi. Riferimenti accademici e libertà espressiva danno vita ad un dialogo dialettico con i canoni del jazz: il pianista ha studiato e lavorato continuamente sul proprio approccio allo strumento per portare il suono del pianoforte ad aderire in modo totale con le proprie idee e con la sua sensibilità, decisamente fuori dall'ordinario. Marco Di Battista rilegge la vicenda artistica e la vita di Lennie Tristano come una apologia della libertà del jazz: una esperienza che, pur "sfidandone" molti dei presupposti, ha seminato soluzioni e possibili pratiche e instaurato un dialogo, mai semplice, sempre elusivo, con quanto accadeva nel suo periodo e con quanto sarebbe avvenuto nel jazz degli anni successivi.