giovedì 19 febbraio 2009

Electrio stasera al Caffè Letterario di Pescara

Questa sera alle ore 22 Electrio sarà di scena al "Caffè Letterario" di Pescara. L'ingresso è libero. Electrio è il nuovo progetto musicale del batterista Davide Pettirossi, che propone musica nuova, e che continua il discorso già iniziato con il fortunato precedente Quartette Electrique, ma che adesso si rinforza di maggiori spazi solistici e di composizioni senza compromessi. Protagonista incontrastato di tutto questo discorso è senza dubbio quel "jazz elettrico" che tanto ha segnato l’evoluzione della musica strumentale improvvisata dagli anni Settanta a oggi. C'è chi lo chiama jazz-rock, chi lo definisce fusion... Cerchiamo di non fare confusione. Sicuramente si tratta di un grande genere musicale, da ascoltare con attenzione e da scoprire passo dopo passo. Davide Pettirossi propone una musica non stanziale, ma coraggiosa e in costante movimento... Una musica "elettrica" appunto, che come minimo comun denominatore ha jazz, funk e latin. Davide, che è alla sua terza produzione solistica, ha collaborato per anni - e collabora oggi - con alcuni dei maggiori artisti italiani e stranieri, tra i quali Carolina Brandes, Kurt Rosenwinkel, Hilton Ruiz, Fabio Morgera, Antonello Salis, Danilo Rea, Umberto Fiorentino. Nomi importanti, che la dicono lunga sul valore di questo batterista. E scusate se è poco.

martedì 10 febbraio 2009

Marco Di Battista Four in concerto al Caffé Letterario di Pescara

Giovedì 12 alle 21,30 il Marco Di Battista Four si esibirà presso il Caffé Letterario di Pescara. Il quartetto è composto da Marco Di Battista al pianoforte, Carmine Ianieri ai sassofoni, Marco Di Marzio al contrabbasso e Pierluigi Esposito alla batteria. Il programma proposto da Marco Di Battista unisce i temi originali, presenti nei suoi lavori più recenti, Pessoa e Rosetta Stone, e le composizioni del repertorio di Wayne Shorter. Il linguaggio moderno del quartetto mette a confronto la profondità espressiva del sassofonista statunitense con la visione diretta e ricca di spunti di Di Battista. La vena del pianista emerge nel dialogo musicale con l'opera e con il linguaggio di un maestro indiscusso, esemplare per la coerenza e per la lucida direzione musicale dei suoi lavori. Una musica che sfrutta il filo della tradizione per tesserlo in maniera personale: questo il principio di Marco Di Battista. Le strutture classiche del jazz vengono riviste attraverso le proprie attitudini personali e i temi sono concepiti modificando le forme, con pause, repentini cambi di tempo e strutture articolate: non si rinnega la tradizione, la si sposta sul proprio terreno. Gli spunti lanciati da Marco Di Battista vengono raccolti dalla versatile abilità del sassofonista e Carmine Ianieri e dalla ritmica affiatata e brillante, composta da Ivano Sabatini e Pierluigi Esposito: tre musicisti in grado di dare la giusta energia alle aperture melodiche del repertorio.