lunedì 19 gennaio 2009

'New York Days', il nuovo album di Enrico Rava

Mettete un quintetto transatlantico, mettete come 'band leader' il trombettista Enrico Rava, mettete il suono e la ricerca analitica del sax di Marc Turner con la libertà espressiva della tromba di Rava, mettete la poesia di Stefano Bollani che riesce a trovare punti di tangenza tra i due fiati, mettete Larry Granadier e infine mettete l'imprevidibilità della batteria di Paul Motian: tutto questo genera 'New York Days', il nuovo album di Enrico Rava registrato a New York nel 2008 presso gli studi "Avatars". L'atteso lavoro esce ora su etichetta Ecm/Ducale.

Di tutto rispetto, dunque, la formazione. Riassumiamola:

Enrico Rava, trumpet
Mark Turner, saxophones
Stefano Bollani, piano
Larry Grenadier, double-bass
Paul Motian, drums.

Questi i prossimi concerti dell'Enrico Rava US Quintet in Europa (per l'occasione, Jeff Ballard sostituirà Paul Motian e Michael Blake sostituirà Mark Turner):

29.1.09 Fasano (BR) Teatro Kennedy
30.1.09 Sacile (PN) Teatro Zancanaro
31.1.09 Torino Auditorium della Rai
1.2.09 Roma Auditorium Parco della Musica
2.2.09 Ginevra (CH) Victoria Hall
4.2.09 Barcellona (E) L'Auditori
5.2.09 Poggibonsi (SI) Teatro Politeama
6.2.09 Correggio (RE) Teatro Asioli
7.2.09 Costabissara (VI) Auditorium Max Live
8.2.09 Amburgo (D) Schauspielhaus.

venerdì 16 gennaio 2009

Top Jazz 2008, domani la premiazione

Per la 26esima volta 'Musica Jazz' ha rinnovato la sua iniziativa «Top Jazz», il grande sondaggio tra i critici specializzati italiani: sono stati in 56 a rispondere. I risultati di questa edizione sono un veritiero check up dello stato di salute del jazz in Italia. La serata di premiazione si terrà domani alle 21 nella sala concerti della Casa del Jazz di Roma. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Ecco uno sguardo alle 10 categorie.

Per il miglior disco del 2008 il premio Arrigo Polillo è andato a «Canto di ebano» del clarinettista umbro Gabriele Mirabassi (etichetta Egea), che ha preceduto «Suite For Tina Modotti» del sassofonista Francesco Bearzatti e «Profumo di Violetta» di Gianluigi Trovesi. Ex aequo invece per il musicista dell'anno (premio Pino Candini): se lo spartiscono due pianisti di consolidata fama internazionale: Franco D'Andrea (che fu tra i vincitori proprio nel 1982) ed Enrico Pieranunzi; al terzo posto Enrico Rava, vincitore del 2007.

Sorprendente, nel settore comprendente i gruppi e le orchestre, la vittoria dei Quintorigo, in virtù dei loro concerti e del loro disco con belle e originali interpretazioni della musica dell'indimenticabile Charles Mingus. Seconda, di strettissima misura, la Lydian Sound Orchestra diretta dal vicentino Riccardo Brazzale, il quale è stato comunque proclamato, e con uno dei punteggi più alti tra le dieci classifiche del sondaggio, compositore-arrangiatore dell'anno (completano il podio Giorgio Gaslini e Giancarlo Schiaffini).

In quanto al nuovo talento nazionale, nel libro d'oro – che ha via via annoverato fior di musicisti – si iscrive il venticinquenne pianista pugliese Livio Minafra, figlio d'arte: suo padre è il trombettista Pino, già vincitore del «Top Jazz» in passato. Vicino a lui si è piazzato Luca Aquino, trombettista di Benevento.
Le altre cinque categorie riguardano i solisti, in raggruppamenti di strumenti «analoghi». Tra gli ottoni ha vinto, alla stratosferica quota di 114 punti, il trombonista Gianluca Petrella, già primo 12 mesi fa e del resto vittorioso anche in referendum internazionali, di fronte a rivali statunitensi. Dietro di lui, i trombettisti Bosso e Falzone e un po' più distanziati i grandi Fresu e Rava.

Nel gruppo «ance», primi pari merito due sassofonisti, Daniele D'Agaro (per il secondo anno consecutivo) e Stefano Di Battista (foto), davanti ai clarinettisti Mirabassi e Trovesi. Il grande talento di Antonello Salis si impone nella categoria «tastieristi e chitarristi». Tra gli specialisti della «sezione ritmica» battaglia tra due indiscutibili maestri, con il primato assegnato al contrabbassista Giovanni Tommaso sul batterista Roberto Gatto (vincitore lo scorso anno). Infine, la categoria della «miscellanea», con gli strumenti più rari e vari, ma anche quello della voce umana: ha visto la vittoria proprio di una cantante, la napoletana Maria Pia De Vito, davanti a Paolo Botti, che fa jazz con la viola e a Max De Aloe, virtuoso dell'armonica.

venerdì 9 gennaio 2009

“A new Gershwin path”, il tributo del Gershwin Trio… a Gershwin

È acquistabile su Aveit.it “A new Gershwin path”, il primo album ufficiale del Gershwin Trio, scatenatissimo quartetto jazz composto da Gabriele Buonasorte (leader e sassofonista del gruppo), Mattia Zanatta (pianista), Sandra Laville (voce) e Costanza Alegiani (voce).

L’album viene definito dallo stesso quartetto come “una sorta di raffinato omaggio al genio del compositore americano George Gershwin, prematuramente scomparso”. “A new Gershwin path” è composto da 10 brani dove si trovano a convivere le voci di Sandra Laville e Costanza Alegiani.

Apre le danze “Swanee”, prima composizione edita da Gershwin nel 1919. Canzone diventata simbolo dell’essenza migrante del celeberrimo compositore americano.

Il Gershwin Trio sarà presto impegnato in un tour promozionale che lo porterà a suonare nelle più importanti città italiane.

mercoledì 7 gennaio 2009

Riapre alla musica il 'Caffè della Vite' di Tivoli con Sinigallia e Forastiere

Il Caffè della Vite, storico locale in pieno centro a Tivoli (Roma), riapre la porta alla musica e lo fa con la rassegna “Vite in Jazz”, che ospiterà il 9 gennaio Riccardo Sinigallia e il 16 gennaio il chitarrista Pino Forastiere, poi a febbraio tra gli altri la cantautrice Erica Mou (recente vincitrice del premio per il miglior testo al Premio Augusto Daolio di Sulmona) e il grande pianista jazz Antonello Salis in "Assolo".

Scrive Paolo Pallante, cantautore e direttore artistico della rassegna: "Non saranno dei semplici concerti, ma dei veri e propri eventi organizzati di volta in volta con lo spirito che ha permesso a questa idea di diventare realtà. A noi piace chiamarli “concerti a conduzione familiare”, dove gli artisti saranno chiamati a condividere il loro talento con un pubblico caloroso ma sempre rispettoso del “momento”. 'Vite in jazz' nasce dalla consapevolezza che la vita di un artista e la sua musica sono binomio inscindibile. Avremo l’onore di ospitare grandi musicisti, attori, cantautori e performer in grado di andare oltre le differenze tra i generi e le arti, laddove “Jazz” non significa genere musicale, ma modo di essere e di vivere. Proprio queste considerazioni ci hanno portato a decidere che i concerti saranno ad ingresso gratuito e senza obbligo di consumazione. Una prova della nostra volontà di condividere questa esperienza con tutti quelli che vorranno unirsi alla carovana".

Tutti gli eventi saranno gratuiti e senza obbligo di consumazione. Questi i concerti in programma (dopo quello del 5 dicembre con Ruben Chaviano e Alta Madera):

9 Gennaio RICCARDO SINIGALLIA (live acustico)
16 Gennaio PINO FORASTIERE (chitarra elettro-acustica)
13 Febbraio ERICA MOU (presentazione nuovo cd)
20 Febbraio TONI ARMETTA e LUDOVICO PICCININI
27 Febbraio ANTONELLO SALIS (assolo)
13 Marzo MICHELE RABBIA (assolo)
27 Marzo FILIPPO GATTI (live acustico)
3 Aprile LA VAGUE, con Alessandro Corsi (basso) Francesca Pirami (voce) Francesco De Rubeis (batteria)

domenica 4 gennaio 2009

A Umbria Jazz Winter l'anteprima del nuovo disco di Roberto Gatto

Stasera alle 21, presso il Teatro Mancinelli di Orvieto, presentazione in anteprima assoluta del nuovo cd di Roberto Gatto: "The Music Next Door" (Universal), nel quale il batterista romano sarà accompagnato da una all stars di musicisti: Stefano Bollani, Paolo Fresu, Daniele Tittarelli e Rosario Bonaccorso. Il cd contiene brani originali di Roberto Gatto e brani degli Chic, Ennio Morricone, Elvis Costello, Mina etc.

"The music next door - dice Gatto - è una raccolta di nuove composizioni e di brani che non appartengono propriamente al repertorio jazz ma che provengono da mondi musicali differenti. Chi ha seguito anche solo una parte della mia produzione discografica avrà potuto riscontrarvi la curiosità di esplorare territori diversi. Il patrimonio musicale a disposizione è infatti immenso e ogni artista dovrebbe conoscerne il più possibile. Il segreto, a mio avviso, è nell’interpretazione e nel riuscire a creare un suono omogeneo, un denominatore comune, pur spaziando tra generi differenti. Musicisti come Sonny Rollins o Miles Davis, anni fa, sceglievano di suonare brani provenienti dal mondo della musica pop facendoli propri attraverso il loro personalissimo modo di interpretarli. Faceva lo stesso, ancor prima, Louis Armstrong e, in tempi più recenti, musicisti come Herbie Hancock, e molti altri ancora... In questo lavoro ho deciso quindi di alternare brani originali ad altri già noti, a me particolarmente cari, lasciando come sempre la possibilità ai musicisti di suonare in assoluta libertà. La realizzazione di questo cd ha rappresentato inoltre l’occasione per ritrovare degli amici, musicisti dotati di straordinaria personalità e versatilità come Paolo Fresu, Stefano Bollani, Daniele Tittarelli, Rosario Bonaccorso. Un ringraziamento particolare a loro per la grande disponibilità, la bravura e per essere entrati da subito nel “mood” del disco".

sabato 3 gennaio 2009

Francesco Di Santo, il 10 gennaio si chiude Jazzing Art

Andrà avanti fino al 10 gennaio l'esposizione di 'Jazzing Art', personale di Francesco Di Santo attualmente in esposizione all'Ecoteca di Pescara. La mostra si era aperta lo scorso sabato 13 dicembre con un breve concerto del Cristian Panetto Hemisphere, formazione composta da Cristian Panetto al sax alto e Marco Di Battista al pianoforte.

"Francesco Di Santo - dice Luigi Pagliarini, curatore della mostra - finisce per decodificare, attraverso i suoi quadri, non tanto l’ego e l’egocentrismo dei tanti autori, interpreti, storici, critici e generi, quanto l’essenza di tali atmosfere, la loro fisicità". Tradizioni pittoriche e sovrastrutture materiche si uniscono, nelle tele di Di Santo, per esprimere la forza e la vitalità della musica jazz, il pulsare ritmico e l'intima sensualità. La scelta di interpretare gli strumenti, mostrandone particolari riconoscibili, rappresenta il segno dell'interazione, evocata dall'artista, tra opera e spettatore: la memoria, visiva e sensitiva, ricostruisce l'immagine e le sensazioni per intero fino a farli suonare.

'Jazzing Art' è stato concepito come un lavoro musicale: le tele hanno tutte le stesse dimensioni per non compromettere l'importanza che ogni strumento ha all'interno del gruppo e dell'esecuzione dei brani.

giovedì 1 gennaio 2009

Quintorigo play Mingus all'Auditorium Cianfarani di Chieti

Sabato 3 gennaio alle ore 21, presso l'Auditorium Cianfarani di Chieti, appuntamento con "Quintorigo play Mingus": si tratta di uno spettacolo multimediale dei Quintorigo inserito nell’ambito del Chieti in Jazz 2009, che propone un omaggio a Charles Mingus nel trentennale della morte. L'ingresso è libero. Per i Quintorigo questo è un momento magico: per loro, infatti, sono arrivati recentemente due significativi riscontri al Top Jazz 2008, il consueto referendum indetto annualmente dalla rivista "Musica Jazz". L'ensemble si è aggiudicato il titolo di "Formazione dell'anno" e il quarto posto nella classifica del Disco dell'anno con "Quintorigo play Mingus", il primo tributo italiano al genio compositivo di Mingus.

I Quintorigo avevano già inciso una versione di "Goodbye Pork Pie Hat" di Mingus nel loro cd del 2006 intitolato 'Il cannone': "L'idea del progetto 'Quintorigo play Mingus' è partita da lì - spiegano - E' stata un po' la scintilla che ha fatto nascere il disco, questa è una versione ri-registrata anche se più o meno l'arrangiamento è lo stesso, ma l'ultima è più "live". La nostra prima passione all'inizio è stata il rock, però con il tempo ci siamo voluti togliere questa soddisfazione di fare un disco "jazz", in realtà il disco è meno complesso rispetto al live, che è un'opera completa e multimediale a cui abbiamo lavorato un anno almeno con dei documentari e letture della sua autobiografia commentate con una scenografia minimale, uno spettacolo teatrale sulla figura di Mingus, compreso il suo costante impegno ideologico contro il razzismo e a favore della cultura afroamericana: rispetto ad altri jazzisti che si sono espressi in una dimensione puramente estetica, Mingus ha lasciato un messaggio che è attualissimo ancora oggi".

Sabato 17 gennaio a Roma, presso la Casa del jazz, si terrà la serata "Top Jazz 2008", con la premiazione dei vincitori della ventunesima edizione del referendum della critica jazz italiana, tra cui i Quintorigo. Inoltre, nei negozi in questi giorni è disponibile l'antologia "Le origini", pubblicata dall'etichetta Universal, che raccoglie il meglio del repertorio dei primi tre album dei Quintorigo ("Rospo", "Grigio" e "In cattività") con il vocalist John De Leo, oggi uscito dal gruppo.