lunedì 28 aprile 2008

Omaggio a De André dalla Casa del Jazz All Stars il 30 aprile

A Fabrizio De André, uno dei cantautori italiani più conosciuti e amati di sempre, è dedicato il progetto ”Omaggio a De Andrè”, presentato mercoledì 30 aprile, in anteprima assoluta, alla Casa del Jazz di Roma e realizzato da cinque straordinari musicisti riuniti sotto il nome di “Casa del Jazz All Stars”.

Una All Stars di musicisti per un nuovo progetto inedito, questa volta dedicato a Fabrizio De Andrè (nella foto), presentato in concerto, con il patrocinio morale della Fondazione Fabrizio De Andrè, mercoledì 30 aprile, in anteprima assoluta, alla Casa del Jazz di Roma.

Stefano Di Battista al sax, Rita Marcotulli al pianoforte, Fabrizio Bosso alla tromba, Giovanni Tommaso al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria, cinque tra i più importanti musicisti del jazz italiano formano questa All Stars. Rileggeranno in chiave jazz alcune delle più belle canzoni del cantautore genovese: “La canzone di Marinella“, “Don Raffaè“, “Via del Campo“, “Creuza de Mà“, “Amore che vieni, amore che vai“ e altre ancora per un “omaggio” imperdibile che verrà registrato e che diventerà un cd di prossima pubblicazione.

Mercoledì 30 aprile ore 21 (sala concerti)

Casa del Jazz All Stars
“Omaggio a De Andrè”
Stefano Di Battista: sax alto e soprano
Fabrizio Bosso: tromba
Rita Marcotulli: pianoforte
Giovanni Tommaso: contrabbasso
Roberto Gatto: batteria

Ingresso euro 15
con il patrocinio della Fondazione Fabrizio De Andrè
Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55 (Roma)
Info: 06/704731

sabato 26 aprile 2008

Di Battista e Panetto al Festival Pianistico di Spoleto

Marco di Battista (pianoforte, nella foto) e Christian Panetto (sassofoni) si esibirannno domenica 27 aprile, alle 12.00, a Spoleto nell'ambito del Festival Pianistico di Spoleto, organizzato dalla Musici Artis Umbria. Un duo affiatato ed elegante. Christian Panetto e Marco Di Battista si muovono su un repertorio costituito da standard e brani originali composti da entrambi i musicisti. La personalità e la conoscenza della tradizione permettono di costruire una visione musicale matura ed essenziale. Lo spirito profondo e, allo stesso tempo, lirico del duo permette di cogliere, ogni volta, la giusta intensità dell'esecuzione, di dare respiro alle atmosfere dei diversi brani. La manifestazione spoletina giunge quest'anno alla dodicesima edizione e percorre nel suo cartellone tutto lo spettro del pianoforte moderno: musicisti classici si affiancano ad interpreti jazz per un programma che prevede Adam Neiman e Yumi Palleschi, Roberto Cominati e Stefano Bollani. Ricordiamo che Marco Di Battista ha presentato negli scorsi mesi anche un interessante progetto ("Four") dedicato alla figura di Wayne Shorter: il Marco Di Battista Four è composto da Marco Di Battista al pianoforte, Carmine Ianieri ai sassofoni, Ivano Sabatini al contrabbasso e Pierluigi Esposito alla batteria. Per saperne di più su Marco Di Battista e le sue attività musicali, è possibile connettersi al suo sito Internet: www.marcodibattista.com

lunedì 21 aprile 2008

Il jazz protagonista del concertone del Primo Maggio 2008

Un cast ricco di nomi e di sorprese, un doppio tema artistico, il jazz, il Brasile e alcune performance di grandi attori. E’ il Concertone di Piazza San Giovanni del Primo Maggio 2008 che presenta moltissime novità: prima di tutto nella conduzione affidata per la prima volta a Claudio Santamaria, attore tra i migliori dell’ultima generazione con la passione per il rock. Per la prima volta ci sarà, ad aprire la diretta della serata, una All Star Jazz Band guidata da Stefano Di Battista (nella foto) e composta da Fabrizio Bosso, Greg Hutchinson, Roberto Gatto, Rita Marcotulli, Dario Rosciglione, Baptiste Trotignon, Julian Mazzariello, Giovanni Tommaso. Ma il Primo Maggio avrà anche un sapore brasiliano con Jorge BenJor. Ad arricchire la giornata, ci saranno alcuni ospiti che duetteranno con Claudio Santamaria.

Due i temi artistici scelti: un omaggio ai 70 anni di Adriano Celentano e alle canzoni del ’68. Ricchissimo il parterre degli artisti che saliranno sul palco che si avvarrà di una nuovissima scenografia. Tra i nomi, Subsonica, Elio e le Storie Tese, Caparezza, Afterhours, Irene Grandi, Baustelle, Aprés la classe, Marlene Kuntz, Enzo Avitabile e Manu Dibango, Raiz, Sud Sound System, Tricarico, Bisca Zulu con Enrico Capuano.

Novità anche per quanto riguarda la regia, affidata quest'anno a Stefano Vicario, e gli autori, Sergio Rubino e Paolo Biamonte. Il concerto di Piazza San Giovanni sarà trasmesso in diretta da Rai Tre. Si parte alle 15.15 con l'Anteprima dedicata all'esibizione dei vincitori del concorso Primo Maggio Tutto l'Anno. La diretta del concerto proseguirà poi dalle 16 fino alle 24, interrotta solo dall'edizione del Tg3 delle 19 e delle 23.

giovedì 17 aprile 2008

Nicola Conte Jazz Combo in due date alla Casa del Jazz

Doppio appuntamento giovedì 17 e venerdi 18 aprile e doppio concerto alle 21 e alle 23 alla Casa del Jazz di Roma con Nicola Conte (nella foto), uno degli assoluti punti di riferimento della scena nu jazz a livello mondiale. Con lui sul palco una formazione straordinaria composta da musicisti che rappresentano il meglio del jazz italiano: Rosario Giuliani al sax, Flavio Boltro alla tromba, Sandro Deidda al sax, Pietro Lussu al pianoforte, Pietro Ciancaglini al contrabbasso, Lorenzo Tucci alla batteria e la vocalist Alice Ricciardi.

Giovedì 17 aprile ore 21 e 23

Nicola Conte Jazz Combo
Nicola Conte: chitarra
Flavio Boltro: tromba
Rosario Giuliani: sax alto
Pietro Lussu: pianoforte
Pietro Ciancaglini: contrabbasso
Lorenzo Tucci: batteria
Alice Ricciardi: voce

Ingresso euro 15

venerdì 18 aprile ore 21 e 23

Nicola Conte Jazz Combo
Nicola Conte: chitarra
Flavio Boltro: tromba
Rosario Giuliani: sax alto
Pietro Lussu: pianoforte
Pietro Ciancaglini: contrabbasso
Lorenzo Tucci: batteria
Alice Ricciardi: voce

Ingresso euro 15

venerdì 4 aprile 2008

Partito da Sulmona il tour di Cammariere: altro che cantautore piccolino!

E’ partito ieri sera da Sulmona il nuovo tour di Sergio Cammariere. In una serata dal clima piuttosto freddo pur trovandoci all’inizio di aprile, il ‘Maestro’ (perché solo così lo si può definire) ha riscaldato il pubblico del Teatro Maria Caniglia. I quali, dal canto loro, hanno ricambiato con calorosi applausi sin dall’inizio del concerto. E se il buongiorno si vede dal mattino… Con un ensemble comprendente ben due strumentisti abruzzesi e formato da Amedeo Ariano alla batteria, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Bruno Marcozzi alle percussioni e Olen Cesari al violino, Sergio Cammariere. Le danze sono state aperte da una lunga intro strumentale, cui sono subito seguiti, che costituisce il singolo di lancio del nuovo album di Cammariere: l’antologia “Cantautore piccolino”. Cammariere, che ha dunque scelto l’Abruzzo per inaugurare il suo nuovo giro di concerti, mancava da questa regione esattamente da un anno: il 4 aprile 2007 si esibì a Pescara, e rispetto a quel concerto stavolta erano assenti la chitarra di Bebo Ferra e la tromba di Fabrizio Bosso. Ne è scaturito un sound forse a volte più scarno, ma non per questo meno interessante, grazie ai virtuosismi di un Cesari davvero in forma, e che si è esaltato nel momento in cui lui e Cammariere, rimasti da soli sul palco, si sono dati alla pura improvvisazione: Sergio, infatti, ha interagito con il pubblico chiedendogli di cantare alcune note a caso, sulle quali poi ha costruito al volo, con l’aiuto del fido Olen, una serie di interessanti passaggi musicali, compresi dei chiari rimandi a Debussy. Cammariere ha voluto che la gente cantasse il brano insieme a lui, e per questo – dopo averne terminato l’esecuzione – è tornato a suonarne l’ultima parte: a quel punto, un giovane musicista pescarese, Mirko Modesti, già noto in ambito locale per la sua militanza negli Arcadia e per le sue qualità di interprete, ha intonato da un palchetto laterale il ritornello della canzone, prendendolo un'ottava più alta. Cammariere, che gli dava le spalle, si è voltato stupito e gli ha fatto i complimenti, ribadendoli alla fine del concerto e nel backstage, quando i due si sono incontrati. Lo spettacolo di Sulmona ha riservato anche dei momenti in cui Sergio si è esibito da solo, al pianoforte: durante una di queste performance è arrivata “Padre della notte”, un pezzo che, dal vivo, fu suonato la prima volta in Vaticano. Dopo un’ora e mezza, il cantante calabrese è scomparso, per poi riapparire, chiamato a gran voce dalla gente, sulle note di gemme che a Pescara avevamo avuto l’onore di poter gustare. Siamo stati, tuttavia, contenti di aver potuto cogliere, più o meno a metà della tracklist, anche quella che reputiamo una delle migliori composizioni di Sergio Cammariere: “Cantautore piccolino”, appunto. Un titolo che va bene solo per un greatest hits, visto che non è assolutamente adatto a definire l’essenza di questo personaggio.

Massimo Giuliano

giovedì 3 aprile 2008

Parte stasera da Sulmona il nuovo tour di Sergio Cammariere

Ci siamo: parte stasera, dal Teatro Maria Caniglia di Sulmona, il nuovo tour italiano di Sergio Cammariere. Dunque, dopo la recente partecipazione al Festival di Sanremo con il brano “L’amore non si spiega” e il successo della sua prima raccolta “Cantautore piccolino” che ha scalato i vertici della classifica dei dischi più venduti: Amedeo Ariano alla batteria, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Bruno Marcozzi alle percussioni, Olen Cesari al violino e lo straordinario Fabrizio Bosso alla tromba. “Cantautore piccolino”, pubblicato da EMI Capitol, è un progetto che vede la diretta partecipazione del pubblico che da anni lo segue nei concerti. La selezione dei brani, dai suoi tre precedenti album è avvenuta seguendo le indicazioni e i suggerimenti raccolte dal sito www.situation.it. Il disco - dedicato a due grandi maestri Sergio Bardotti e Bruno Lauzi - contiene anche tre inediti “ L’amore non si spiega” - lo strumentale piano solo “Nord” - “Le note blu” e due omaggi: a Bruno Martino con “Estate” e a Keith Jarrett con “My song”. “Cantautore piccolino Tour” è organizzato da Concerti e Produzioni e si chiuderà con una grande festa al Teatro Smeraldo di Milano il 27 maggio per riprendere dopo la metà di giugno con un calendario molto fitto. Da sottolineare le due date pugliesi il 18 aprile al Teatro Orfeo di Taranto e il 19 aprile al Teatro Politeama di Lecce dove sarà accompagnato anche da un’Orchestra Sinfonica di oltre sessanta elementi diretta dal M° Paolo Silvestri.

Questo il calendario:

3 aprile - SULMONA (AQ) – Teatro Maria Caniglia
5 aprile - GALLARATE (VA) – Teatro Condominio
9 aprile - JESI (AN) – Teatro Pergolesi
10 aprile - NOCETO (Parma) – Teatro Moruzzi
18 aprile - TARANTO – Teatro Orfeo con Orchestra Sinfonica
19 aprile - LECCE – Teatro Politeama con Orchestra Sinfonica
21 aprile - COSENZA – Teatro Rendano
3 maggio - NOCERA INFERIORE (SA) – Castello di Fiengo
6 maggio - ROMA – Auditorium Conciliazione
12 maggio - NAPOLI – Teatro Augusteo
19 maggio - TORINO – Teatro Colosseo
20 maggio - BOLOGNA – Teatro Stabile Arena del Sole
21 maggio - FERRARA – Palasegeste
23 maggio - SASSARI – Teatro Verdi
26 maggio - VERONA – Teatro Filarmonico
27 maggio - MILANO – Teatro Smeraldo

mercoledì 2 aprile 2008

Manu Katché il 15 aprile a Roma, Auditorium Parco della Musica

Manu Katché sarà martedì 15 aprile a Roma, alle 21 presso la Sala Petrassi dell'Auditorium Parco della Musica. In occasione del suo concerto capitolino, Manu Katché proporrà al pubblico i brani del secondo disco registrato per la ECM come band leader. "Playground" ha confermato sia presso il pubblico sia presso la critica il grande successo di "Neighbourhood", uscito nel 2005.

Manu Katché è conosciuto principalmente nell’ambito del pop-rock per aver accompagnato star come Peter Gabriel, Sting, Joni Mitchell, Dire Straits, Bee Gees, Jeff Beck, Youssou N'Dour, Tori Amos, Bryan Ferry, Tears for Fears, Tracy Chapman e molti altri. Ai suoi esordi Manu ha suonato anche nel gruppo del comico francese Coluche.
Forse è proprio questo background pop a conferirgli un'originalità nel suono e nella materia, un modo di fare musica che è il suo carattere, come lui stesso racconta di sé: "Cerco sempre di mettere insieme modelli per creare un groove, per colorare le cose. Questo è fondamentale per me nel fare musica sia che io stia suonando jazz o rock o altro, sia che suoni la mia musica sia che lavori con Sting o Peter Gabriel. Cerco di creare un groove per ispirare il solista e me stesso".

“Playground” è stato registrato nel gennaio del 2007 negli studios Avatar di New York con Manfred Eicher, il deus ex machina del marchio ECM che ha aiutato Katché nella formazione dell'organico per i suoi due album. Manu sottolinea quanto New York sia una città con un livello energetico molto alto e quanto ci sia di magico sopratutto per un musicista europeo: "Ci siamo ritrovati ad essere lì insieme in un posto al quale non apparteniamo, nutrendoci dell'atmosfera speciale di New York". Questo ritrovarsi insieme in un luogo altro, in un luogo dell'altrove ha permesso che la dicotomia feconda tra soggetto ed oggetto trovasse un punto di tangenza, un'energia, un sound che si sente già dal primo ascolto.
All’inizio e alla fine di “Playground” sono presenti le incursioni del newyorkese David Torn (che non sarà presente nei concerti italiani) caratterizzate dai riverberi di colore della sua chitarra, mentre il resto dell'album è interamente acustico, permeato da un'energia naturale che si modula sulla totalità dei brani.
Manu racconta di come il disco sia stato fatto molto velocemente, Eicher sottolinea come i contributi di ogni musicista alla realizzazione degli ideali musicali di Katché abbiano conferito al concepimento dell'ossatura complessiva qualche cosa di nuovo, di diverso.
Il lavoro intenso di tre giorni di sessioni piene d'ispirazione per tutti i musicisti si percepisce, Manu ne è convinto, nell’energia, nel sound particolari di “Playground”.

Del suo modo di suonare Manu Katche ha detto spesso che è un'amalgama tra i ritmi africani e la concezione classica della batteria, illuminata dall'interazione jazz: "quando suono jazz sono visto come un batterista rock e quando suono in progetti rock i critici dicono di me "il batterista jazz Manu Katché". Io cerco solamente di essere me stesso, tentando di essere innovativo come la musica che suono, ma penso che questa sia più di un atteggiamento jazz".